Bilancio dell'Unione europea per il 2015
Daniele Viotti

Prende il via la fase di negoziazione tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo

Unico piemontese, e unico italiano del Pd, a giocarsi la partita lato Parlamento sarà il deputato Daniele Viotti.

 

“Il Parlamento nella seduta di ottobre ha approvato una proposta forte ma la vera partita inizia ora. Sono a rischio programmi importanti come Horizon 2020 su ricerca e innovazione, Erasmus Plus su istruzione, formazione, giovani e sport, Europa Creativa per il settore culturale e Cosme per le piccole e medie imprese”

 

afferma Viotti, certo che la battaglia sarà difficile, ma deciso a difendere fino alla fine la posizione del PE; per poi aggiungere:

 

“Spero di trovare una Presidenza italiana, rappresentata dal sottosegretario Enrico Zanetti, dotata di coraggio e ambizione, capace di condurre a un bilancio condiviso e centrato sulla crescita”.

 

Daniele Viotti insiste sottolineando:

 

“Il bilancio dell'Unione rappresenta uno straordinario moltiplicatore per gli investimenti, esso torna nelle casse degli Stati Membri sotto forma di fondi e programmi. Rappresenta solo l'1% del Pil ma anche così ha dato vita a strumenti fondamentali come la Politica Agricola Comune o l'Erasmus”.

 

Rimane aperta l'unica questione che sembra interessare all'Italia: i 340 milioni di euro da versare all'Europa. Si tratta di un puro fatto tecnico. Non dimentichiamoci che l'Europa non si riduce a quei 340 milioni chiesti, in ballo ci sono 15 miliardi di euro messi a disposizione delle Regioni (da spendere entro il 2015) che sono ancora da investire:

 

"Concentriamo le energie - conclude il Parlamentare europeo PD - sulle opportunità che non possiamo permetterci di perdere e non su questioni di calcolo”.

 

 

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Articolo pubblicato il 08/11/2014