Firma false in Piemonte: la battaglia degli avvocati

E’ iniziato al Tar Piemonte, il processo originato dalle presunte falsità nell’autentificazione delle firme delle liste facenti riferimento al presidente Chiamparino

Ieri, dinanzi al Tribunale Regionale del Piemonte, presieduto dal Presidente Lanfranco Balucani, si è svolta la prima udienza della causa promossa d Patrizia Borgarello, ex Consigliere provinciale (assistita dall’avv. Alberto Caretta), per le presunte falsità materiali ed ideologiche delle autentificazioni delle firme dei sottoscrittori delle liste gravitanti sul PD, in diverse province piemontesi, nelle lezioni regionali della primavera scorsa.

Al ricorso originale,  si sono aggiunti, con due istanze, Franco Vercelli (difeso dall’avv. Fabrizio Borasio) e quattro elettori vicini all’ex consigliere regionale Michele Giovine, già protagonista della causa che portò al termine della precedente legislatura regionale(difesi dall’avv. Sara Franchino).

Lo schieramento dei convenuti annovera l’avvocatura regionale a difesa del presidente Chiamparino, il Professor Vittorio Barosio a tutela dei 25 consiglieri regionali di maggioranza, infine due privati cittadini, difesi dall’avvocato Sabrina Molinar Min.

L’udienza è sta caratterizzata dalle schermaglia degli avvocati che si sono confrontati sulla legittimità dei ricorsi in merito al rispetto dei termini di costituzione previsti dalla legge. Salvo qualche accenno nel merito della causa e sulle rilevanza delle firme in contestazione, esposti dai legali degli attori, non si è ancora entrati nel merito della causa, né sono state ascoltate le parti in causa e tanto meno i testimoni.

Il Tribunale si è riservato di esaminare la fondatezza delle eccezioni. Si presume che entro la serata di venerdì 7, si conoscerà il responso dei giudici.

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Articolo pubblicato il 07/11/2014