Responsabilità Toghe: "Nessuna preveggenza, ma conoscenza"

Lo afferma il Senatore Enrico Buemi (PSI)

 “Prendo atto dell’incredibile prova di preveggenza, di cui mi si accredita, quando si afferma che il mio disegno di legge n. 1070, presentato il 1° ottobre 2013, già sapesse che il successivo 24 ottobre 2013 il Procuratore generale della Cassazione, in udienza davanti alle Sezioni Unite, avrebbe capovolto - in un processo pugliese - la tesi della continuità del reato di peculato per induzione sostenuta dal ministro Severino".

Lo ha dichiarato il senatore socialista Enrico Buemi, relatore del ddl sulla responsabilità delle toghe, che ha aggiunto:

 
"Solo io ed il Direttore di una testata nazionale avremmo saputo prima del PG, e prima dello stesso giudice estensore della sentenza n. 12228/14 che le Sezioni Unite si sarebbero discostate dalla condanna in primo grado per concussione nel caso  di Karima al Mahroug."

"Ciò che nella mirabolante ricostruzione si ignora, però, è che la mia proposta, di rendere responsabile civilmente il giudice che in futuro si discostasse senza motivazione dalle sezioni unite della Cassazione - ha spiegato il senatore socialista - non potrebbe mai applicarsi alle sentenze rese prima che la Cassazione si pronunci, visto che i giudici non posseggono la capacità divinatoria di cui mi si accredita e non potrebbero, quindi, motivare lo scostamento da qualcosa che non c’è."
 
Il Senatore Enrico Buemi, in conclusione, ha voluto ricordare:

"Posso però indicare a quel Direttore altri dieci preveggenti, ai quali non ho difficoltà di ammettere di essermi ispirato, i Saggi nominati dal Capo dello Stato nel marzo 2013, i quali nella relazione conclusiva invitarono il Parlamento a prevedere forme di vincolatività del precedente come freno alla giurisprudenza creativa ed ausilio verso la certezza del diritto.”

 

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Articolo pubblicato il 07/11/2014