L’ Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi sul piede di guerra

La tragica realtà del trasporto ferroviario regionale

Martedì 3 novembre 2014 si è svolta l’ occupazione simbolica della stazione ferroviaria San Paolo di Biella da parte di un’ utenza esasperata e rabbiosa.

Occupazione simbolica in quanto non ferma il servizio, ma che proprio per questo evidenzia maggiormente lo spirito civico e l’ enorme sopportazione dimostrata fino ad ora da parte di  quei “pendolari” che quotidianamente si sobbarcano eroicamente  ritardi intollerabili, soppressioni impreviste di treni, viaggi effettuati costantemente in piedi e servizi igienici non degni di questo nome.

Ovviamente a fronte di questo scadente servizio, viene pagato un abbonamento od un biglietto. Pertanto nulla di gratuito che possa giustificare il fatto che a “caval donato non si guarda in bocca”.

Sicuramente da troppo tempo la misura era colma e come succede in questi casi, giunge inevitabile il momento della contestazione rumorosa e motivata.

Il problema del trasporto ferroviario regionale del Piemonte ha raggiunto livelli decisamente scadenti ed ingiustificati e sembra ancora peggiorare.

Nel contempo questo stato di cose è ben noto a tutti, responsabili tecnici e politici compresi.

La conferma viene dall’ attuale Assessore ai Trasporti del Piemonte Francesco Balocco, che dichiara di voler trovare una soluzione a questo annoso e complesso problema. Lo prendiamo in parola e lo attendiamo, senza illusioni e pregiudizi, alla inesorabile prova dei fatti.

Tuttavia l’ occupazione di cui sopra ha un animatore ed organizzatore, Marco Vigliocco, fondatore e Presidente dal 31 dicembre 2010 dell’ Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi, che rappresenta i circa 3.400 pendolari che si muovono quotidianamente verso Novara, Milano e Torino.

Oggi il suddetto ha guidato questa manifestazione con autorevolezza ed equilibrio e che, contattato di persona, si è reso disponibile ad esporre una sua valutazione degli eventi che hanno portato all’ attuale situazione e che riporto di seguito.

Buona lettura.

 

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L'Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi, che conta ormai la terza Giunta regionale da quando è nata, ha inscenato un'occupazione simbolica, ovvero senza bloccare i servizi, della stazione ferroviaria San Paolo di Biella per protestare contro i continui e crescenti disservizi ferroviari, in particolare quelli che attanagliano la linea San’thià-Biella-Novara, ma anche la linea Torino-Milano. Ma soprattutto per evidenziare l'assenza della politica, sia sul territorio biellese, sia in Regione.

Non sono nuove le problematiche dei pendolari, talvolta comuni a tutta Italia, ma nel Biellese, ripercorrendo solo le ultime tappe, diventano gravi perché da anni la politica del territorio è assente e perché la giunta Chiamparino ha impiegato un mese e mezzo a smentire le promesse fatte.

Il due di settembre è avvenuta la visita dell'assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco, a Biella, su invito del biellese che presiede in Consiglio regionale la Commissione bilancio, Vittorio Barazzotto.

Arriveranno investimenti, ci occuperemo dei problemi, del trasporto integrato (a Biella bus e treni non riescono ad essere messi in relazione), e di quanto attanaglia il Biellese.

Il 17 ottobre la giunta Chiamparino arriva a Biella e Balocco dice che non ci saranno investimenti e che fino al 2016 con l'esito delle gare non ci saranno migliorie. Perdite di coincidenze, ritardi e soppressioni dovranno andare avanti fino al 2016? Sembra proprio di sì.

Va anche considerato che poi dal 2016 il vincitore della gara avrà tre anni di tempo per prepararsi, quindi si parla di 2019.

Altri cinque anni in cui i viaggiatori perdono quotidianamente ore di lavoro e di studio? Ma si può chiedere un sacrificio simile? A tutto ciò i tre parlamentari biellesi, i due consiglieri regionali ed i tanti amministratori locali non reagiscono.

Biella quando va in Regione, lo fa solo con l'Associazione Pendolari e ottenere qualcosa diventa difficile, perché dalle altre province piemontesi, al di là delle posizioni politiche, amministratori locali, pendolari ed i loro rappresentanti in Consiglio regionale si presentano uniti.

Ad agosto la Regione ha chiesto al Governo i fondi per le opere ferroviarie strategiche, dicendo che il Biellese non era incluso, perché avrebbe avuto fondi dal capitolo per le opere ordinarie, ma così non è stato.

La Santhià-Biella-Novara è una linea non elettrificata ed a binario unico. Costa troppo fare tali opere. Ma nel documento strategico compaiono l'elettrificazione della Alba-Bra ed il raddoppio selettivo dei binari della Fossano-Cuneo.

Guarda caso Balocco è cuneese ed il suo staff è in parte composto da pendolari cuneesi. Non si vuole pensare male, ma c'è da chiedersi il perché.

In conclusione di manifestazione sono arrivati il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, ed il capogruppo di Scelta Civica per l'Italia al Senato, Gianluca Susta.

Vorremmo che le parole si traducessero in fatti e che anche il resto della politica locale si facesse vivo, anche con il coraggio di battere i pugni sul tavolo di Chiamparino, nonostante sia dello stesso colore politico degli amministratori locali.

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Articolo pubblicato il 07/11/2014