Beware Wet Paint - Isa Genzken David Ostrowski alla Fondazione Sandretto

In corso dal 29 ottobre fino al 1° febbraio 2015

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha inaugurato tre mostre dedicate alla pittura. Beware Wet Paint è una grande mostra collettiva dedicata alle nuove tendenze della pittura internazionale, ed è stata prodotta con la collaborazione dell' Institute of Contemporary Arts di Londra ,curata dal suo direttore David Muir.

Le opere sono di artisti che considerano la pittura come parte integrante di una pratica multidisciplinare.Il titolo della mostra ci ricorda un aneddoto di Richard Hamilton su Marcel Duchamp,il quale era solito ripetere lentamente con un enfasi sinistra  la parola “Bewarwe” attenzione, come se volesse sottolineare la natura dirompente di una forma d'arte solo in apparenza tradizionale.

La mostra evoca anche il ruolo svolto dall'artista concettuale e da chiunque possa essere definito "praticante senza licenza” termine già utilizzato dall'artista americano Richard Prince per designare la propria pratica di ri - fotografare fotografie originali.

Questa espressione può essere applicata al processo storico per cui la pittura è diventata meno elitaria e sempre più accessibile a tutti.La mostra colloca anche Christopher Wool , tra gli artisti accomunati dalla fascinazione per i processi concettuali e per le tecnologie digitali.Le generazioni precedenti,guardavano alla fotografia di solito su giornali e libri come a una fonte di materiale,mentre oggi da  internet e i mezzi di comunicazione digitali si può attingere immagini.

La mostra include opere di Diogo Pimentao, Parker Ito, Isabelle Cornaro, Jeff Elrod,Nathan Hylden,Oscar Murillo, Pamela Rosenkranz, Korakrit Arunanondchai.

Due monografie affiancano come satelliti la mostra principale e sono quelle di un giovane, David Ostrowski, e di una artista ormai storica, Isa Genzken. Il primo analizza in modo preciso la natura stessa della pittura, cercando di decostruire convenzioni classiche quali composizione, stile e gestualità e sperimenta, attraverso velocità e imperfezioni, l'inserimento, la messa a fuoco di accidenti e errori.

Isa Genzken presenta per la prima volta in Italia lavori della finr degli anni ottanta,opere meno note rispetto a sculture e installazioni che hanno permesso a questa brava artista tedesca di essere famosa.

 

 

                                                                                              Pier Carlo Forneris 

 

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Articolo pubblicato il 01/11/2014