Pianeta Toro - Un Toro deludente
Gli irriducibili (Foto LAPRESSE)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

Dopo otto giornate il Toro occupa la 13^ posizione in classifica con otto punti; l’anno scorso, di questi tempi, era al 10° posto con dieci punti in classifica. Al di là dei numeri, che sono comunque importanti, sono la brillantezza e la personalità della squadra che sono venute sostanzialmente a mancare.

La sconfitta di ieri in casa della Lazio è la 3^ su quattro subite in trasferta e, a fronte di sei reti complessivamente segnate, ne sono state incassate nove. Tutto questo è a motivo dell’impegno in Europa League e/o della partenza della coppia gol dell’anno scorso?

Tutte e due le cose messe assieme, ma se l’arrivo di Fabio Quagliarella non ha fatto rimpiangere la partenza di Ciro Immobile, il cambiamento del modulo di gioco ha avuto il suo impatto significativo sulla squadra, ieri per gran parte della partita sovrastata dalla Lazio, in grande spolvero.

Mai come quest’anno abbiamo assistito ad una girandola di formazioni messe in campo da Mister Ventura, e se l’anno scorso i rimpianti per una mancata vittoria o una sconfitta subita erano spesso generati da sviste arbitrali, quest’anno, in diverse occasioni, occorre fare mea culpa a causa di tanti errori commessi.

Il primo gol di ieri della Lazio è scaturito da una palla persa malamente a centrocampo da Sanchez Mino, che ha costretto al fallo dal limite dell’area di Benassi. La conseguente punizione battuta magistralmente da Biglia ha consentito ai laziali di andare in vantaggio già dopo un quarto d’ora di gioco. Dopo il vantaggio,la Lazio ha insistito, mancando di un soffio il raddoppio con uno scatenato Candreva, che colpiva il palo.

Spesso i laziali costringevano il Toro a subire nella propria metà campo, e solo dopo la mezz’ora di gioco i granata riuscivano a farsi vivi nella trequarti laziale con un tiraccio alle stelle di Farnerud, messo in ottima posizione per calciare a rete da uno splendido lancio di Maksimovic. Dopo due minuti era Quagliarella che riusciva a girarsi in area, e a far partire un tiro angolato che Marchetti deviava in calcio d’angolo.

Nella ripresa, il Toro perveniva al pareggio con un tiro dal limite di Farnerud, che ha beneficiato di un assist involontario di Ciani. Ma solo dopo sette minuti, la Lazio tornava in vantaggio con Klose, lesto a fare un tap-in su una brutta respinta di Gillet sulla punizione calciata da una trentina di metri dal solito Candreva.  

La nota positiva di ieri, in casa granata, è stato il ritorno di Farnerud, dopo il brutto infortunio subito nell’aprile scorso, ritorno in campo contraddistinto da un bel gol e da una prestazione decisamente buona, tanto da risultare il migliore del Toro.

Per contro, si è vista poca qualità, e una prestazione al di sotto delle aspettative da parte di alcuni giocatori importanti della squadra. I tanti impegni ravvicinati possono aver influito significativamente sulla tenuta atletica del Toro, che ha cercato di impostare la partita su un ritmo lento, ma la Lazio non è stata a guardare e ha fatto pressing sin dal primo minuto.

Il Toro ha la possibilità di tornare a vincere nel turno infrasettimanale di mercoledì prossimo contro il Parma che sta navigando in acque cattive, e che sbarcherà all’Olimpico con il coltello tra i denti (il suo Presidente ha tra l’altro consigliato ai suoi giocatori di “picchiare”!).

Ancora il Parma!, ma speriamo che vinca soprattutto lo sport.

 

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Articolo pubblicato il 27/10/2014