Mad about...TotoNero!

iTRIBUTE: Grande successo al Mc Ryan's (Viale Europa 60, 10024, Moncalieri) per la band torinese.

Personalmente adoro i Toto: fin dal loro primo disco, nel lontano 1977, hanno rappresentato quello che per me è il “Rock” con la “erre” maiuscola, in tutte le sue sfaccettature.

Un insieme di tecnica, virtuosismo e presenza scenica davvero esplosivo ed inimitabile, che ha portato la band californiana a ritagliarsi un posto di prim’ordine nel gotha della musica.

Inimitabile, dicevo poco sopra.

Immaginate le curiosità, e mi sia consentito (ma prima del concerto), un minimo di scetticismo, nel recarmi al Mc Ryan’s per lo show dei TotoNero…tributo ai Toto…ci vuole coraggio, tanto coraggio…

Ebbene: prova superata alla grande!

Fin dal primo brano “Child’s anthem”, vero e proprio “manifesto” della musica dei Toto, nonché  “opening song” di tutti i loro concerti, i TotoNero stupiscono piacevolmente il numeroso pubblico presente, interpretando i mostri sacri californiani, con una semplicità davvero sorprendente.

La band torinese, non si limita a riproporre, per altro in maniera pressoché perfetta, i classici che tutti conosciamo, ma si avventura in brani complessi come “Isolation”, “Hidra”, “99” in versione completamente personalizzata, con il piano elettrico in bella evidenza.

Personalmente ho apprezzato molto un “medley” che comprende “Goodbye girl”, “Goodbye Eleanore” e ”Rosanna”, davvero ben eseguito, con la chitarra in grande spolvero, e del quale leggere un gustoso aneddoto durante l’intervista con la band.

Ribadiso: prova superata alla grande!

Complimenti davvero a Marco, Ettore, Claudio, Emiliano e Luciano: musicisti di spessore, con i quali è stato un vero piacere scambiare quattro chiacchiere, dopo lo show, sulla band che più amiamo in assoluto.

Ragazzi, diciamo che vi piacciono le sfide…???

(MARCO) Fare i Toto è una passione. Sai, cantare Bobby Kimball, la voce storica, o Joe Williams, fa venire la pelle d’oca…io ci provo…

Ne hai citati solo due, di cantanti…anche Fergie Fredriksen non è poi così facile…

(MARCO)Eh…, soprattutto quando fai “Isolation”…R.I.P., era un cantante fantastico, andava molto in alto, era molto espressivo.

Fate dei pezzi dei Toto, non proprio commerciali…come mai questa scelta?

(ETTORE) La risposta l’hai già data tu. La scelta di non fare “solo” pezzi commerciali, ma anche quelli più rappresentativi, della vena più intima dei Toto. Chiaro che i pezzi più famosi ci stanno eccome, anche perché non tutti conoscono bene tutta la loro produzione, diciamo che abbiamo voluto accontentare un po’ tutti. Dagli intenditori, come te, a quelli un po’ più superficiali.

Personalmente, ho apprezzato molto il “medley” con “Goodbye girl”, “Goodbye Eleanore” e “Rosanna”, con la chitarra in bella evidenza.

(LUCIANO) Per me è sempre una sfida. Considero Steve Lukather un maestro assoluto. Tecnica e gusto nello stesso tempo. Uno stile da seguire, per crescere artisticamente. Ma sono ancora molto lontano…

Beh, non direi proprio…ma parlando sempre di mostri…Jeff Porcaro e Simon Phillips…che so, potevi dedicarti al liscio…

(CLAUDIO) Due batteristi che hanno fatto la storia dello strumento. Porcaro è stato il mio idolo assoluto, degnamente sostituito, devo dire. L’importante è non avere la presunzione di essere come loro. Anche per me è una sfida, un mettersi in gioco. Studiare e applicarsi, ma soprattutto, fare la musica che mi piace.

Una domanda specifica per il cantante: quale periodo preferisci, della storia un po’ movimentata, dei cantanti dei Toto?

(MARCO) Guarda, io vado controcorrente. Dico Bobby Kimball dal 1999 al 2003. Aveva superato i cinquant’anni: lo considero il periodo della massima maturità. Colore, gusto e carattere:”Mindfields”, un grande disco, che chissà perché piace meno ai fans dei Toto.

La penso esattamente come te!

(MARCO) Grande! Abbiamo in scaletta “Mad about you”, ma stasera non l’abbiamo fatta…

E la cosa mi manca…

(MARCO) La prossima volta, se vieni a sentirci, la dedichiamo a te!

Grazie!!! Sentite…una domanda che faccio a tutti i “tributisti”: da difinizione, “tribute band” è qualcuno che imita qualcun altro, e quindi, il pubblico fingerebbe di assistere ad un concerto dell’artista originale. Io non la penso esattamente così…voi???

(MARCO) La definizione è senz’altro esatta. Cioè, mi piace quello che fa un artista e lo ripropongo, ma a gusto mio…e i TotoNero sono questo. Poi c’è chi tende solo a imitare, e i TotoNero non sono questo. Personalmente non imito, non mi interessa, non è roba mia.

(ETTORE) Ad esempio, quasi tutti i finali sono roba nostra. “99” è stata rielaborata a nostro gusto.

(EMILIANO) Cerchiamo sempre di dare un’impronta personale, con i “medley” ad esempio. Tirare fuori qualcosa di più, che non sia la semplice cover. Cerchiamo di elaborare a modo nostro per dare qa chi ascolta, qualcodìsa di nuovo, di diverso.

(MARCO)…una cosa vorremmo dire…a proposito del “medley”…

(ETTORE)…si, a Ginevra…mi viene la pelle d’oca a pensarci…l’ho sentito fare da loro…ma dopo che lo avevamo proposto noi…!!! Siamo in sintonia totale con gli originali !!!

Ok, grandissimi! Allora, per chiudere, vi faccio un augurio: visto che si parla dell’ennesima reunion…studiatevi già da adesso un “medley” nuovo…e chissà che non lo facciano anche loro…lo festeggeremo insieme!!!

(risata generale, ndr)…ok, ci penseremo. A presto e grazie per lo spazio che ci hai dedicato!!!

Stay always tuned !!!

 

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Articolo pubblicato il 27/10/2014