“La regina di Jaffna” riprende il suo viaggio interrotto un quarto di secolo fa

La linea ferroviaria che collega nord e sud dello Sri Lanka č stata finalmente ripristinata dopo la guerra civile

Una marea di bambini emozionati hanno accolto a Jaffna, capoluogo del nord dello Sri Lanka, un treno decorato di ghirlande e foglie di banana. “Ho portato mio figlio a vedere il treno, è la prima volta per lui” commenta una mamma tra la folla festante. In effetti, il treno lì non arriva da luglio 1990.

“La regina di Jaffna” (Yarl Devi in lingua locale) rappresenta molto di più di un treno. È un legame tra il nord e il sud del paese che si era rotto 24 anni fa, durante la guerra civile.

Una guerra civile durata dal 1983 al 2009, che ha visto contrapposte le fazioni indipendentiste del nord, le cosiddette “tigri Tamil”, e le autorità a maggioranza singalese.

Quella delle Tigri Tamil è stata riconosciuta come organizzazione terroristica da numerosi organi istituzionali stranieri, tra cui l’FBI.

La guerra civile, che ha portato alla fine all’eliminazione totale delle Tigri Tamil, ha contato almeno 70 mila vittime e ha portato ad un impoverimento generale della nazione.

Il modo di operare di questo gruppo si basava principalmente su attacchi suicidi a danni della popolazione civile e largo impiego di esplosivo, e così nel 1990 uno dei ponti della ferrovia era stato distrutto e tanti altri tratti danneggiati.

Anche l’altra fazione è stata però condannata per crimini contro i diritti umani: si stima, infatti, che l’esercito abbia ucciso nell’ultima settimana di conflitto decine di migliaia di persone e fino ad adesso le autorità del paese non hanno permesso nessun genere di indagine internazionale a riguardo.

“Questo non è soltanto un altro viaggio, questo è un ponte fra il nord e il sud” ha commentato il presidente Mahinda Rajapaksa, il cui governo, responsabile della fine della guerra, affronterà l’anno prossimo le terze elezioni per rinnovare i sei anni di mandato.

La ricostruzione di questa ferrovia simbolica, lunga 350 kilometri, è durata tre anni ed è servito un prestito di 800 milioni di dollari da parte dell’India per portarla a termine. I srinkalesi la vedono come un simbolo di pace ed unità per il paese e per molti rappresenterà una seria prospettiva di futuro.

Picture credits: Dailymail.co.uk

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Articolo pubblicato il 16/10/2014