Goethe Institut di Torino compie 60 anni

Il sindaco Fassino alla tavola rotonda sui rapporti Italia Germania

Con la proiezione dei principali eventi dell’Istituto a partire da 1954, la sera del 7 ottobre sono iniziati i festeggiamenti per i “primi “ 60 anni di vita del Goethe.

Per la direttrice Jessica Kraatz Magri sono stati 60 di amicizia “speciale” con una città “speciale”: “Torino e il Piemonte sono sempre stati luoghi ricchi di cultura con un crescendo esponenziale grazie alle capacità delle Istituzioni e alla collaborazione dei cittadini.

Come posizionarsi dunque come istituto di cultura tedesco in questo panorama in grado di tessere rapporti autonomi con la Germania, quali sono le  nostre possibilità e i limiti di un istituto di cultura nazionale in una Europa che nonostante le crisi a cui è sottoposta  offre senza dubbio sempre più possibilità di scambio? Questi sono i temi  che caratterizzano la nostra quotidianità e il nostro lavoro. Il nostro obiettivo è di instaurare rapporti che durino nel tempo, con l’insegnamento della lingua tedesca e la realizzazione di eventi culturali.

Oggi vogliamo interrogarci sul presente e sul futuro, per costruire un linguaggio comune e un orizzonte comune tra le due culture. Sui rapporti italo tedeschi  caratterizzati negli ultimi anni da una particolare ambivalenza fra tracimazione ed alienazione: una grande sfida per noi e per tutti.”  

Per discutere su questi temi, dopo le parole della direttrice Kraatz, sono convenuti ad una tavola rotonda il sindaco Fassino, il politologo Gian Enrico Rusconi, l’autrice Maike Albath e il Dirigente della Italdesign-Giugiaro Giuseppe Savino.

Con varie sfaccettature, tutti hanno concordato sul particolare difficile momento che attraversa l’Europa, che genera uno sconcerto nel vedere rapidi mutamenti e cambiamenti anche nei concetti culturali, il tutto nell’ambito di una grave crisi economica.

In particolare non è facile interpretare i rapporti attuali tra Italia e Germania, dove da un lato è in crescita l’interesse dei Tedeschi verso il nostro Paese e a Berlino è operante una folta comunità di giovani italiani che studiano e lavorano con mercati di riferimento assai più agevoli dei corrispondenti italiani, mentre da un altro lato sono i rapporti politici a risentire del clima generale.

Il dirigente della Italdesign Giuseppe Savino ha sottolineato la storica vocazione della società ad aprirsi ai mercati internazionali, dove quello tedesco è sempre stato primario ed è in questa ottica che la società venne fusa nel Gruppo Volkswagen; una fusione non solo di assimilazione, ma anche di integrazione a livello culturale.

Secondo il sindaco Fassino, il Goethe è stato per 60 anni un centro di riferimento culturale per la nostra città e continua tuttora non solo dal punto di vista di diffondere cultura e lingua tedesca ma anche con interventi mirati di rilievo.

Fassino prosegue rilanciando il concetto che l’asse italo-tedesco è stato  un fattore determinante per la costruzione dell’Unione Europea, grazie anche al fatto che in Italia e in Germania, per 50 anni ci sono state due Democrazie Cristiane che lavoravano di concerto , quasi sempre con maggioranze di governo.

Proprio per rinsaldare questi rapporti, nell’ambito del semestre Europeo dell’Italia Torino ha creato l’evento “Torino incontra Berlino” che avrà un importante seguito a dicembre con il Forum Italo-Tedesco.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 15/10/2014