Pianeta Toro - Est modus in rebus
L'arbitro internazionale Davide Massa

Le riflessioni di Francesco Venchi

L’abbiamo già detto, non ci piace parlare degli arbitri, sia nel bene sia nel male, ma talvolta è impossibile stare zitti, quando cioè vengono assunte decisioni che nulla hanno a che vedere con la Giustizia e l’Equità.

Ci riferiamo al trattamento ancora una volta subito dal Torino in occasione della trasferta di domenica scorsa a Napoli. Oltre al rigore, clamoroso, non fischiato a Fabio Quagliarella, vistosamente trattenuto da Albiol, abbiamo assistito all’ammonizione del giocatore granata per simulazione e, ancor di più alla sanzione di 2.000 Euro inflittagli dal Giudice Sportivo.

E, continuando nella serie, a Kamil Glick sono stati comminati due turni di squalifica per aver offeso in campo gli Ufficiali di gara, lui capitano della squadra e neanche espulso. Due turni sono stati anche inflitti a Omar El Kaddouri, un ragazzo mite, che ho avuto la fortuna di conoscere e che non sembra proprio il tipo di lasciarsi andare a sceneggiate.

Come tutti gli uomini, anche gli arbitri possono sbagliare, tuttavia fa specie rilevare che nella stragrande maggioranza dei casi gli errori sono a danno della squadra peggio accreditata nelle stanze del potere. Il fischietto d’Imperia, il signor Davide Massa che già tredici mesi orsono aveva danneggiato il Torino nella gara casalinga contro il Milan, non fermando il gioco con Larrondo a terra dolorante a causa di una frattura al piede, e che da quell’azione scaturì il pareggio dei rossoneri, si è dimostrato non all’altezza, con scarsa personalità.

Il nostro calcio italico sta vivendo, ormai da tempo, una stagione infelice. E’ tempo che si instauri una stagione nuova, magari fatta anche di novità che possano ridare credibilità al nostro sport più bello e più seguito dalle masse.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 08/10/2014