Biennale Democrazia Torino 2015

L’evento Internazionale per diffondere cultura di Democrazia

Nell’ambito dell’evento Torinese “Portici di Carta”, è stata presentata la quarta edizione di Biennale Democrazia 2015, la manifestazione culturale presieduta da Gustavo Zagrebelsky e dedicata alla diffusione di una cultura della democrazia, che torna con tante novità e molti ospiti d’eccezione del panorama culturale nazionale e internazionale.

Dopo il successo delle prime tre edizioni, Biennale Democrazia torna a Torino da mercoledì 25 a domenica 29 marzo 2015 con un ricco programma di appuntamenti e con tante novità; al centro della manifestazione ci saranno, come sempre, i cittadini – con un’attenzione particolare rivolta ai giovani e alle scuole – che, invitati a partecipare in modo attivo e informato, saranno i veri protagonisti di Biennale Democrazia. Questo evento di rilevanza internazionale è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino che si distingue dai festival tematici per una vocazione civile a sviluppare congiuntamente una cultura e un ethos democratici.

Anche grazie alla collaborazione con una rete di oltre 70 soggetti e associazioni, Biennale Democrazia propone cinque giorni di appuntamenti pubblici che integrano tra loro lezioni di autorevoli personalità e momenti di riflessione sulle pratiche quotidiane di democrazia: nel lavoro, nel web, nella scuola o nelle espressioni letterarie e artistiche.

La quarta edizione avrà come titolo e filo conduttore PASSAGGI: Biennale Democrazia 2015 prova a riflettere sulle grandi trasformazioni che segnano il nostro presente per proporre una fotografia della realtà nell’atto della transizione, colta nel momento del passaggio da uno stato a un altro, per analizzare i cambiamenti che nella società, nella politica, nell’economia, nella scienza e nella tecnologia mutano le condizioni della vita e della coesistenza.

Un tema articolato e complesso, che si sviluppa contemporaneamente in una dimensione spaziale – moto da, per, a luogo – e temporale, lungo l’asse della storia. Siamo un’umanità in transito: quali sono le nostre rotte e le nostre destinazioni? Quanti i muri frapposti alla libertà di movimento e quali i confini che invece servono a offrire riparo? Il 2015 segna i cento anni dall’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale e celebra il settantesimo anniversario della Liberazione: un’occasione per ripercorrere il “secolo breve” e interrogarsi sulla memoria pubblica e sulle amnesie collettive, sulle ferite della storia che non si cicatrizzano e sugli errori da non ripetere.

Viviamo in continuo movimento e in un tempo accelerato, nel quale aspettative, progetti e passioni hanno vita breve. Le nostre relazioni si costruiscono sull’immediatezza della comunicazione, il lavoro rincorre forme di produzione e di scambio in costante trasformazione, i prodotti culturali si consumano in fretta. Mentre la società corre, la politica sembra immobile e incapace di governare fenomeni che richiederebbero interventi radicali. Nasce così l’amore per il nuovo a tutti i costi, si alimentano i sogni di una democrazia immediata e cresce la sfiducia per i tempi lunghi delle decisioni, della burocrazia, della giustizia.

Ma allo stesso tempo ogni passaggio dischiude orizzonti e apre molteplici possibilità: dalla crisi economica alle capacità previsionali dei Big Data, dalle grandi riforme che il nostro Paese deve affrontare alle scoperte della scienza, dai cambiamenti climatici alle rivoluzioni del mondo del lavoro, quali sono le opportunità e quali i rischi?

Biennale Democrazia 2015 cercherà le risposte ai grandi interrogativi del nostro presente attraverso le voci di autorevoli protagonisti del dibattito nazionale e internazionale, per offrire ai cittadini nuove occasioni di approfondimento, riflessione e partecipazione attiva.

Il percorso di preparazione alla prossima Biennale Democrazia prende avvio, come per ogni edizione, da ottobre 2014, con il progetto Giovani e Scuole: un’articolata offerta formativa dedicata agli studenti delle scuole superiori, delle università e a tutti i giovani che autonomamente vogliono approfondire i contenuti della manifestazione.

Cinque moduli didattici scaricabili online e 75 laboratori in presenza nelle scuole torinesi per guidare i docenti lungo le linee tematiche della prossima edizione e per consentire ai ragazzi una partecipazione attiva agli incontri e un rapporto privilegiato con i relatori ospiti. Biennale Democrazia offre inoltre, agli studenti delle scuole fuori Torino e provincia che svolgono autonomamente i percorsi formativi, una preziosa esperienza di condivisione: un campus residenziale nei giorni della manifestazione.

Grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, Biennale Democrazia ha costruito un archivio multimediale di tutti gli interventi delle prime tre edizioni della manifestazione, finalmente accessibili e consultabili online. Oltre 200 ore di grandi lezioni, dialoghi, letture di classici e dibattiti, catalogati per argomento, sono adesso disponibili: un vero e proprio patrimonio culturale, che consente alla manifestazione di consolidare la sua ricaduta didattica e scientifica e di attestarsi come laboratorio pubblico permanente, la cui missione – stimolare la riflessione, promuovere la diffusione di una cultura della democrazia e favorire una discussione informata – non si esaurisce così nei cinque giorni della manifestazione.

La sistematizzazione e la stabilizzazione dei materiali acquisiti in questi anni ha richiesto uno studio progettuale approfondito e un cospicuo lavoro di analisi di tutti i documenti audio/video per individuare le parole chiave attraverso le quali è possibile effettuare l’indagine; in tal modo l’archivio può essere interrogato non solo per ricerche puntuali di contenuti ma anche per elaborare autonomamente percorsi tematici coerenti all’interno del sistema dei dati. Un grande risultato, per alimentare il dialogo proficuo che Biennale Democrazia ha costruito con le Università, con le scuole e con il suo pubblico.

INFO: www.biennaledemocrazia.it  // biennale.democrazia@comune.torino.it

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Articolo pubblicato il 12/10/2014