“Il mio personaggio è un truffaldino, che cerca di nascondersi e trova rifugio in una sartoria, diventando sarto per necessità. E’ una commadia, ma pensa a quante persone commettono un guaio e cercano di nascondersi. Io qui, faccio un guaio, che poi alla fine non ho fatto, e per paura di essere accusato, cerco un nascondiglio in una sartoria, per caso, e capendo che l’unico modo per salvarmi è fingermi sarto…lo divento…” 

Questo è il “leit motive” della nuova commedia diretta da Cristian Messina, in scena questa settimana al Teatro Alfieri, in anteprima nazionale: “Franco Cerutti sarto per brutti”, sequel, liberamente ispirato a “Carlin Cerutti sarto per tutti”, portato al successo 40 anni fa, dal grande Erminio Macario.

Attorno al sarto per necessità e agli equivoci che naturalmente ne conseguono, ruotano una serie di personaggi, a volte grotteschi, a volte teneri, molto divertenti, che arricchiscono e completano la storia: una favola moderna, che tratta temi quanto mai attuali, dal meritato e legittimo lieto fine.

Franco Neri, oltre che protagonista della commedia, è anche il co-autore, insieme a Cristian Messina.

FRANCO, dalla poltrona dell’Avvocato Pautasso al busto di Garibaldi…

Garibaldi è nato così, quasi per gioco. Lo trovo nel letto dove mi nascondo, poi c’è l’ampolla magica, della verità, tutto sommato è un pretesto…ma divertente…dài…

Ti diverti molto nel recitare.

Si, è vero. Per me è…come dire…come per un corridore trovare le scarpe giuste…è un momento dove mi sento davvero me stesso, dove libero la testa da tutti i pensieri…per me recitare è un po' come andare a pesca…

Ho avuto il piacere di assistere al debutto della “piece”, a Santena, al Teatro Helios, in occasione dell’apertura della stagione 2014/2015 di “SANTENA aTEATRO”, rassegna curata da Antonio Sarasso e Fulvia Roggero, e mi sono divertito tantissimo.

E come me si è divertito il pubblico presente: pubblico da “sold-out”, che a fine rappresentazione ha dedicato una naturale e meritata “standin’ ovation” a tutta la compagnia che comprende (personaggi & interpreti): Franco Verace, Franco Neri, Emerenziana Carutti, Margherita Fumero, Romualdo Basilico, Enrico Beruschi, Carlo Ferrero, Alessandro Marrapodi, Prof. Enrico Maria Balbo Mossetto, Antonio Sarasso, Asola Cerutti, Maria Occhiogrosso, Contessina Valentina della Macchia, Valentina Gabriele, Ispettore Gian Domenico Ispirato, Cristian Messina, Giuseppe Garibaldi, (voce fuori campo) Giorgio Serra.

A parte la storia, attuale, ma al tempo stesso surreale e piena di equivoci, colpisce la bravura degli attori: Margherita e Enrico fanno scintille, come ai tempi del “Drive In”, Franco e Alessandro stupiscono per l’affiatamento, Maria, Alessandro, Antonio e Valentina, si confermano professionisti in continua crescita, e Cristian, oltre che dirigere, gigioneggia nei panni di un poliziotto distratto e pasticcione. Un plauso anche a Giorgio, voce garibaldina di fumeriana memoria.

Una commedia che sicuramente confermerà il successo ottenuto l’anno scorso, con “Vedova Pautasso Antonio, in cerca di matrimonio”, e che premia l’ idea di Cristian Messina e del suo staff, di riproporre, 40 dopo, le grandi commedie di Macario, rimodernate e riattualizzate.

Dopo lo spettacolo, ho avuto il piacere di incontrare il regista e i protagonisti di “Franco Cerutti sarto per brutti”, che molto cortesemente hanno accettato di scambiare impressioni e commenti.

CRISTIAN, dopo “Vedova Pautasso Antonio in cerca di matrimonio”, si preannuncia un altro grosso successo…

Speriamo, (ride,ndr)…speriamo…comunque continuiamo la tradizione, riportiamo al pubblico questa idea di raccontare i 40 anni dopo. La prima è andata bene e questa credo abbia tutti i requisiti e le carte in regola per ripetere il successo. Speriamo sia così.

Posso garantirti che sarà così. In questa premiere ho riso fino alle lacrime. Vorrei dirti una cosa, secondo me, da grande regista quale sei, riesci ad ottenere il massimo dai tuoi attori.

Diciamo che loro sono davvero bravi e questo è il segreto. Io ho pensato alla storia, insieme a Franco Neri, con la collaborazione di Bruno Furnari e Gigi Saronni. Avevo dei  dubbi, sono sincero, fino a stasera. Ma ora posso dire che è tutto ok.

Ti diverti anche a fare l’attore.

Si…ho creato questo personaggio…molto caratterizzato…un poliziotto un po’ sopra le righe…spero che piaccia…

…piacerà sicuramente…per il momento, complimenti davvero, ci vediamo al Tatro Alfieri e, se permetti, parafrasando Chiambretti…sarà un successo…!!!

Io scaramanticamente aggiungo…comunque vada…grazie, ti aspetto!! 

MARGHERITA, dopo tanta suspence, finalmente il mistero è svelato: una bellissima commedia, divertentissima, che mi ha fatto ridere fino alle lacrime.

Grazie. Sei sempre molto gentile. Noi ci mettiamo il cuore. Naturalmente stasera c’è stata qualche piccola imperfezione, era la prima del resto e l’emozione era palpabile…ma credo che per il pubblico sia stato bello ugualmente. Dopo il successo dell’ anno scorso avevamo un po’ di paure. Volevamo fare qualcosa di diverso, mantenendo lo stesso stile. Ho visto che ha funzionato…

…ha funzionato benissimo…e devo dirti che vedere te ed Enrico, su un palco, live, di nuovo insieme, è una cosa da brividi.

Mi fa molto piacere, anche perché c’ era grande attesa. Ma a parte me ed Enrico, c’è una grande armonia tra di noi. Ci aiutiamo l' uno con l’altro. Come hai potuto vedere proprio stasera, col microfono di Franco che faceva le bizze, Alessandro, rimasto solo in scena, ha improvvisato un monologo, fuori programma, che il pubblico non vedrà più…(ride, ndr)…è stata una cosa bellissima…da applauso.

Applauso che meritate tutti…e che vi aspetta all’Alfieri!!!

Si, speriamo. Io e te ci vediamo venerdì sera…spero proprio che gli applausi di stasera a Santena siano di buon auspicio per le repliche future…incrociamo le dita…

ENRICO, dopo tanti anni si ricompone, in teatro, una coppia storica della comicità italiana.

A dire la verità, non si è mai interrotta del tutto. Due o tre anni fa, sono andate in TV, 80 puntate di “Io e Margherita”, che dovevano avere un seguito, ma coi tempi che corrono e i quattrini che scarseggiano…ma io e lei ci sentiamo sempre, io la vado a vedere in teatro e lei viene a vedere me, siamo sempre vicini.

Vi siete divertiti molto stasera, fate scintille come sempre…

Meno male che te ne sei accorto…(ride,ndr)…siamo delle vecchie pantegane…ma tesi come degli archetti…sai era la prima, con tutti gli annessi e connessi…ma i commenti li faremo domani, tra di noi…adesso andiamo a cena…!!!

Allora buon appetito!!!

Grazie!!!

MARIA, anzi Asola, con una “a” sola…in questa commedia non canti…ti manca…???

Si…(ride, ndr)…parecchio…anche perché fra due settimane siamo all’Ariston di Sanremo, e non potrò cantare…mi hanno boicottato…quest’anno canta Franco Neri…

…e con ottimi risultati…scherzi a parte, ti sei divertita molto…

Si, tantissimo. E’ un personaggio bellissimo, molto tenero, che mi ha fatto ritornare bambina, se devo dirti la verità. Sono supportata da due mostri sacri, con i quali è un onore condividere il palcoscenico.

Ho notato una grossa crescita, da parte tua e di tutta la compagnia.

Ti ringrazio. Margherita ha curato tantissimo l’insieme, mi ha aiutato molto. Lei è la mia mamma artistica.

ALESSANDRO, un personaggio difficile, il tuo, ma divertentissimo, co…co…complimenti!!!

Grazie. Grazie infinite. E’ davvero difficile incespicare nelle battute. Far capire quello che dici, ancora di più. Uno studia per anni dizione, articolazione, impostazione della voce e poi…devi balbettare in scena…ma è il divertimento dell’attore che si mette in gioco.

Vi divertite davvero a recitare.

Si. C’è un lavoro di gruppo assoluto, che è poi il segreto della compagnia teatrale. C’è armonia, il pubblico se ne accorge e risponde. E poi, con Enrico, è divertimento totale, prima, durante, dopo, dietro le quinte.

Sei molto sexy in mutande!!!

…(ride,ndr)…venite gente…venite…spogliarelli a vista…è vero, ci sono cambi veloci di mutande, boxer, colori…è bellissimo!!!

Stay always tuned !!!