Istituto zooprofilattico e diritti degli animali

Evidenziato l’importante lavoro svolto dall’Istituto zooprofilattico sul territorio.

Diminuire il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e nominare al più presto il Garante regionale per i diritti degli animali. È quanto prevedono rispettivamente la legge e l’ordine del giorno approvati il 30 settembre dal Consiglio regionale.

La prima, licenziata con 33 sì e 2 no di FdI e Lega Nord, è stata presentata per la Giunta regionale dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta e illustrata in Aula dal consigliere di maggioranza Paolo Allemano (Pd) e dal consigliere di minoranza Maurizio Marrone (FdI).

“Con questo provvedimento - ha dichiarato Allemano - la Regione s'adegua a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 106/12 in materia di riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della Salute e, in particolare, della diminuzione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, che prevede che i rappresentanti del Piemonte scendano da due a uno, come già ratificato dai Consigli regionali della Liguria e della Valle d’Aosta”.

“Una decisione che non rende giustizia al Piemonte - ha affermato Marrone - e ne indebolisce il peso non tenendo conto del fatto che quasi il 90% degli interventi dell’Istituto zooprofilattico sono svolti nella nostra regione. La Giunta avrebbe dovuto rimettere in discussione l’accordo siglato con Liguria e Valle d’Aosta e impedire questa autodiminuzione”.

Nel corso del dibattito generale maggioranza e opposizione hanno evidenziato l’importante lavoro svolto dall’Istituto zooprofilattico sul territorio.

“Il CdA - ha sottolineato Alfredo Monaco (Scelta civica per Chiamparino) - ha un valore meramente amministrativo: l’Istituto zooprofilattico continuerà a svolgere la stessa qualità di lavoro e quantità di controlli anche dopo l'entrata in vigore della legge”.

Per Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte) il fatto che la nuova legge ampli le possibilità per l’Istituto zooprofilattico di stipulare convenzioni anche con i privati

“potrà far sì che esso sia sempre meno dipendente dal Fondo sanitario regionale”.

Nino Boeti (Pd) ha annunciato di aver presentato

“una proposta di legge al Parlamento per prevedere l’eliminazione del CdA dell’Istituto zooprofilattico, che non ha ragione di esistere in quanto l’attività dell’Istituto attiene al sistema sanitario regionale”.

Per la minoranza, che ha visto gli interventi di Gian Luca Vignale (FI), Gianna Gancia (Lega Nord) e Giorgio Bertola (M5S), il Consiglio regionale dovrebbe avere più coraggio e cominciare a discutere provvedimenti più incisivi per il bene del Piemonte.

L’assessore Saitta ha ringraziato i consiglieri per il lavoro svolto in VI Commissione e in Aula e ha sottolineato che

"la nuova legge amplia e potenzia il ruolo della Giunta regionale sull’Istituto e ne valorizza le funzioni”.

L'ordine del giorno, presentato dal consigliere Marco Grimaldi (Sel) e approvato all’unanimità dei votanti, impegna l’Assemblea regionale a

“procedere da subito alla nomina del Garante regionale per i diritti degli animali e ad attivare forme di collaborazione con l’Istituto zooprofilattico per il miglior funzionamento del medesimo”.

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Articolo pubblicato il 02/10/2014