La Guardia di Finanza quale componente del tessuto socioeconomico del territorio

La Forza di Polizia Economica e finanziaria a tutela del bilancio pubblico

La Guardia di Finanza pone alla base del suo operato il rispetto della legalità e la tutela degli operatori onesti. Con queste sintetiche parole il Generale Gioacchino Angeloni, Comandante provinciale e il Colonnello Marco Grazioli Comandante del gruppo Torino hanno aperto l’audizione della Commissione Consiliare Speciale di promozione della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi in seduta congiunta con la V Commissione Cultura del comune di Torino martedì 30 settembre.

Il tema relativo all’intervento dei due alti Ufficiali riguarda la tutela attuata dalla GdF degli interessi erariali e dell’organizzazione del Monopolio per l’esercizio dei giochi, dei concorsi pronostici e delle scommesse.

In questo ambito, che riscuote grande rilevanza per la delicatezza sociale e per i valori in “gioco”,  questo Corpo militare ricopre un ruolo prioritario, in quanto addetto istituzionalmente al contrasto delle violazioni finanziarie in forza delle specifiche attribuzioni di polizia tributaria.

I numeri sono impressionanti: nell’anno 2013 i volumi di raccolta delle giocate sono stati di 90 Miliardi di Euro a livello Italia, 5,8 Miliardi di Euro per la Regione Piemonte e 3 Miliardi di Euro per la provincia di Torino, con un andamento in salita esponenziale continua negli ultimi anni.

I soggetti operanti in Provincia sono 287 Gestori, 2965 Esercenti AWP, 196 Esercenti VLT, 423 Autorizzati Scommesse e 164 Non autorizzati Scommesse.

I Reparti del Corpo, al fine di salvaguardare gli interessi erariali connessi  al monopolio fiscale svolgono una estesa vigilanza  per la prevenzione, l’individuazione e il contrasto degli illeciti penali e amministrativi, con interventi ispettivi nei confronti dei soggetti abilitati alla raccolta delle giocate, per accertare il corretto versamento dell’imposta dovuta e per l’osservanza delle norme amministrative e fiscali del settore.

Una forte attenzione è rivolta alla illecita raccolta delle scommesse  e alla organizzazione abusiva di Gare e giochi da parte di operatori non autorizzati, che oltre alla concorrenza sleale riducono il gettito per l’Erario. Vengono eseguiti periodici accessi ed ispezioni presso gli esercenti al fine di accertare la sussistenza dei requisiti di legge per la gestione dei videogiochi e per l’osservanza del divieto di installazione, nei locali pubblici, dei videopoker e similari.

La GdF attua nella nostra regione circa 450 controlli anno e 80 controlli nella provincia di Torino, di questi circa il 50 % risultano irregolari.

Purtroppo, a livello provinciale, un controllo di questo tipo significa che un soggetto controllato oggi verrebbe nuovamente rivisto dopo circa 40 anni. Ne deriva che risulta evidente l’assoluta necessità di rafforzare gli organici se solo pensiamo che annualmente ci sono oltre 120.000 partite IVA da controllare.

Quando si parla di giochi d’azzardo e scommesse e si vede la pubblicità dello stato che invita ad aderire si resta sconcertati, anzi sconvolti, ma non dobbiamo dimenticare che questo vizio è insito nella natura umana e se non ci fosse l’intervento statale tutto sarebbe in mano alla criminalità organizzata: almeno in questo modo la situazione e in buona parte sotto controllo e i proventi per l’erario previsti nel 2014 sono circa 11 Miliardi di Euro.

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Articolo pubblicato il 01/10/2014