La Cina è vicina

Mai un titolo di film  ( Marco Bellocchio -1967) fu più profetico di una situazione mondiale globalizzata di cui la Cina è sempre più protagonista già da qualche anno.

Anzi, più che vicina la Cina ce l' abbiamo un po' tutti in casa, considerando che la compagnia telefonica 3, facente parte del gruppo Hutchinson Whampoa di Hong Kong, in Italia conta più di 10 milioni di utenti !

E chi non è tentato ogni tanto, nei momenti in cui rimane da solo, di portarsi a casa una porzione di riso cantonese o di pollo fritto alzi la mano.

Quando pensiamo alla Cina spesso la nostra immaginazione è portata a sognare un viaggio in quel grande paese di più di 1,35 miliardi di abitanti  per visitare, magari, la Grande Muraglia, l'esercito di terracotta, Pechino e Shangai.

Un paese però troppo grande per pensare che con la prima visita si possa conoscerne anche solo una minima parte.

Ormai la Cina è diventata una nazione globalizzata, anche se persiste quella parola “ Comunismo “ a rovinare un po' la festa di questo grande sogno, fallito in tanti paesi, di un' economia statale egualitaristica .

Invece la Cina ha inaugurato tempo fa l'economia mista, da quando fu ammessa la proprietà privata e il tasso di crescita annuale ha raggiunto stabilmente il 10 % annuo, alle volte superando anche questa soglia per noi inimmaginabile in Italia.

Un sogno, questo dell' economia mista, che forse avrebbero voluto realizzare i tanti Comunisti Italiani che si sono poi arenati su posizioni velleitarie e dirigistiche.

Lo vediamo anche oggi nel nostro Parlamento così male utilizzato, dove da quasi due settimane tutto è rimasto bloccato soltanto per eleggere i due componenti del CSM, a causa dei veti incrociati delle frange più a sinistra e radicalizzate del PD.

E poi c'è il fenomeno ALIBABA che tanto fenomeno non è, vista la grande propensione della Cina al commercio internazionale, che Alibaba incarna nel settore internet.

La Cina, infatti, è il paese con il volume di Import- Export più alto al mondo, quello più industrializzato (!), ed il prossimo anno ( 2015) sarà il paese con il maggiore PIL nel modo, superando gli Stati Uniti.

In questi giorni Alibaba, fondata da Jack Ma a Hangzhou – Cina con l'Offerta  Pubblica Iniziale o IPO in inglese ( Initial Public Offering )  è la compagnia di commercio elettronico che ha superato in capitalizzazione in borsa Amazon ed ha oscurato E-Bay.

Dice Jack Ma , il fondatore, che il logo è stato da lui pensato in un bar di San Francisco. Domandando alla cameriera se conoscesse questo nome lei disse di sì. Anche molti altri risposero affermativamente e così il nome fu deciso. Dice pure Jack Ma che registrò anche il logo “ ALIMAMA “ ( nel caso qualcuno volesse sposarci ).

I riferimenti al matrimonio sono molto frequenti ed apprezzati nella soicetà civile cinese. Tanto è vero che le famiglie sono molto unite, il matrimonio è considerato il fondamento di tutta la società, e quando qualcuno si sposa i parenti dell'uno e dell' altra provvedono abbondantemente a fornire i mezzi economici necessari a formare e aiutare le nuove famiglie.

Anche la politica del figlio unico, nata  per contrastare le troppe nascite in Cina, è stata abbandonata nel 2013, ed oggi le donne sposate possono avere due figli senza essere sanzionate.

Il motto che è stato pensato per Alibaba segue questo stile familiare, anche in modo spiritoso direi: "Noi cresciamo perchè siamo flessibili. Come in qualsiasi matrimonio".

Ma i cinesi con l' economia non scherzano affatto, ormai lo sappiamo tutti.

Dopo avere ridotto drasticamente la disoccupazione, innalzato il reddito dei singoli attraverso il tumultuoso processo di industrializzazione che ha portato milioni di cittadini cinesi a lasciare le campagne per popolare città che soffrono di un inquinamento oramai sconosciuto nelle grandi città occidentali, e avere invaso i nostri paesi con prodotti a basso costo, seppur di bassa qualità, che ciascuno di noi considera convenienti in certi casi, considerate le magre finanze familiari italiane, la Cina è proiettata ad essere la protagonista assoluta del mondo globalizzato che ci siamo trovati ad affrontare anche qui da noi in Italia.

Una curiosità con cui voglio chiudere questa finestra sulla Cina è la loro rappresentazione grafica del linguaggio, l'ideogramma.

Gli imperatori cinesi, considerati i numerosissimi dialetti di questa nazione di più di 9 milioni di Km/q, per cercare di unificare tutti i vari territori attraverso una scrittura comune imposero la scrittura ideogrammatica, che è la stessa , segno per segno, anche nei territori più sperduti e remoti della Cina  (letteralmente Cina = Paese di mezzo).

 

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Articolo pubblicato il 27/09/2014