“Change 3”, “Triarte 3”, “Bulezumme” e numerosi artisti piemontesi in esposizione a Castellamonte

Le mostre resteranno visitabili presso il Centro Ceramico “La Fornace” della frazione Spineto di Castellamonte (Torino) fino al 28 settembre

TRIARTE 3 - La pittura-scultura di Lilian Rita Callegari, di Maria Micozzi e di Franco Zazzeri

 

I lavori tridimensionali di Lilian Rita Callegari, Maria Micozzi e Franco Zazzeri non sono scultura né pittura ridotta all’oggetto: sono opere strutturalmente inedite, condotte su differenti superfici, con molteplici eventualità di visione.

La singolare iniziativa espositiva è patrocinata dal The Hakone Open-Air Museum (Giappone), dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino, dal Comune di Castellamonte e da Musei Torino Piemonte.

 

CHANGE 3 – Contemporary Ceramic Art 2014

Con questa nuova esposizione si vuole riconfermare il messaggio lanciato nella prima edizione sulle potenzialità comunicative della ceramica nel mondo dell’arte contemporanea. La selezione degli artisti invitati in questa occasione vuole dare un’ampia panoramica su quanto sta accadendo nel nostro Paese.

Daniele Chechi, uno dei pochi mecenati in questo settore dell’arte, proprietario della Fornace Pagliero che da quest’anno è entrata a far parte del Circuito dei Musei Torinesi e del Tourig Club Italia, si sta imponendo sempre più come testimone della contemporaneità del linguaggio ceramico nel territorio piemontese, senza trascurare storia e tradizioni che contraddistinguono la sua Fornace.

 

“BULEZUMME” è una collettiva proposta circa dieci artisti savonesi, albissolesi e genovesi a cui è dedicato un fascicolo apposito inserito nel catalogo di “Change 3”.

 

Le mostre sono patrocinate dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino, dal Comune di Castellamonte, dal liceo artistico “Felice Faccio” e da Torino Musei.

 

A fianco dei tre eventi principali, vengono proposte alcune mostre collaterali di artisti piemontesi.

 

Francesco Di Martino partecipa con le “Figure Geometriche con il fischio”.  

Le figure geometriche piane e solide sono le forme più semplici e facilmente leggibili da tutti, piccoli e grandi. L’autore ha utilizzato queste forme per realizzare immagini altrettanto facilmente leggibili : il toro, il cavallo, il pesce etc... Ciò è stato possibile mediante una particolare ricerca e approfondito studio di “manipolazione intellettiva” delle forme geometriche con lo scopo finale di ricavare, nel contesto dell’elaborato, una parte fischiante.

I lavori presentati alla mostra sono semplici e, nello stesso tempo, complesse forme di fischietti in terra cotta.

 

Mara Tonso propone un’opera di drammatica attualità dal titolo “ Mediterraneo”, realizzata in terraglia, argilla refrattaria, ossidi e smalti (70X45 h 25). Dice l’artista: “Ho voluto ricordare a tutti  il problema dell’immigrazione clandestina. Il dramma che si consuma quasi ogni giorno  non può più essere ignorato. Questo lavoro rappresenta un ulteriore atto di denuncia. Spero che, attraverso la visione di quest’opera, l’ emozione arrivi, diventi un ulteriore momento di riflessione, porti  ad una consapevolezza sull’ indifferenza e banalizzazione di questo esodo. Tutti siamo responsabili”.

 

Anna Banfi propone “Pet terapy”, un’opera in terra di Castellamonte ingobbiata e invetriata. Spiega l’artista: “Chi di noi ha avuto per amico un gatto conosce la loro sensibilità, la capacità di sentire il nostro “disagio” e di curarlo con la richiesta di coccole, in cambio un “ron-ron” terapeutico che rilassa e “guarisce”. In questa scultura ho ritratto una ragazzina con anfibi e capelli-carota che vorrebbe far credere di essere indomabile, ma che cerca sicurezza e consolazione dal suo peloso bianchissimo amico”.

 

Elio Torrieri partecipa con tre piatti: “Oltre il tempo”, “Segno Ceramico” e “La Collana”, realizzati nel 2012. Si tratta di un esprit de finesse metafisico, che si dà come spazio vissuto, amalgamato al tempo dell'esistenza.

 

Miro Gianola propone cinque opere realizzate nel 1964 con monocottura di gres dal titolo “Forme Zoomorfe” e cinque “Composizioni in rosso”: oli su tela del 2014 che inneggiano alla vita, all’energia e sono il passo successivo alla lunga ricerca dell’artista castellamontese dedicata al rapporto tra uomo e ambiente, tra uomo ed ecologia.

 

Sonia Porpiglia espone otto bassorilievi ceramici montati su legno.

 

I visitatori sono accolti da una stufa, omaggio alla tradizione secolare castellamontese, realizzata da Daniele Chechi e Giovanni Carbone su progetto di Ugo La Pietra.

 

Orari e giorni di apertura:

Dal martedì al venerdì dalle15 alle 19

sabato e domenica dalle 10 alle 12,30

e dalle 15 alle 19

Per informazioni:

tel. 0124 582642 - cell. 3774390604

ceramichecielle@libero.it

www.fornacepagliero.it

Ingresso: € 6,00 (previste riduzioni per gruppi e associazioni)

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Articolo pubblicato il 24/09/2014