Gae Capitano in finalissima al Premio De Andrè con "La bottega delle cose inutili"
Gae Capitano

Da Torino una poesia che i Fratelli Gazze’ hanno trasformato in una canzone d’autore d’alto livello

 

Questa sera è a Roma tra i finalisti nazionali del prestigioso “Premio De Andre’ “ nella Sezione “Poesie” con un testo il cui titolo è già un programma, “La bottega delle cose inutili”. Un altro traguardo importante che segue il successo che Gae Capitano sta godendo meritatamente in questi giorni in merito a un altro importante progetto cui ha preso parte.

E’ stato gratificante poter scrivere per tre personaggi universalmente riconosciuti quali maestri indiscussi del cantautorato italiano d’essai come Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri".  

Esordisce così Gae Capitano, o più semplicemente G@e, come ama siglarsi da sempre su carta e sul web), vincitore del prestigioso "Premio Lunezia 2012", oltre trent’anni di musica e canzoni alle spalle partiti da Nichelino, in provincia di Torino, per raggiungere svariati nomi del pop italiano.

Sono artisti che non hanno affatto bisogno che qualcun altro suggerisca loro le parole. Il fatto che abbiano scelto un testo di un altro autore per rielaborarlo in forma di brano per un progetto di prim’ordine come questo è per chi l’ha scritto il massimo della gratificazione”

spiega Gae Capitano.

“Gli sono riconoscente per averlo fatto proprio con me, così come un particolare ringraziamento di cuore va aFrancesco Gazzè , fratello e produttore di Max, per aver realizzato un sogno: prendendo spunto dalle mie parole, questi ultimi hanno scritto la musica e adattato il testo iniziale alla loro sensibilità e a quella di Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. Sono onorato di aver potuto offrire loro un piccolo spunto che hanno trasformato in una gran bella canzone d’autore”  

dichiara soddisfatto Capitano, siciliano di origine ma torinese d’adozione da sempre.

Una curiosità: nei crediti del disco, anziché “Capitano”, il mio cognome, appare al plurale, come “Capitani”: chissà che non sia un preludio a una prossima collaborazione futura con loro, ne sarei felicissimo!”,

aggiunge sorridendo il music maker torinese, che fra l’altro rileva un altro aspetto importante per chi vive sotto la Mole:

C’è anche un’altra anima torinese in questo progetto discografico. Il booklet del cd “Il Padrone della Festa” è stato realizzato da Libellulart – Officina Di Segni, giovane e promettente realtà creativa fondata nel 2007 a Torino, nel quartiere Vanchiglia, da un trio di valenti creativi trentenni, Daniele La Placa, Elisa Scesa ed Eleonora Casetta. L’Art Direction del booklet è firmata invece da Roberto Biadi”,

racconta Gae Capitano.

 Il Padrone della festa (Sony Music/Universal Music), a tutti gli effetti riconosciuto da critica e pubblico come il Disco dell’Anno 2014, è per Gae Capitano un prezioso battesimo artistico nonché l’avvio felice di un nuovo corso nel pianeta delle sette note.

 Non c’è due senza tre, i vecchi adagi non sbagliano mai. In principio, nel 1979, furono Fabrizio De Andrè e PFM, nello stesso anno Lucio Dalla e Francesco De Gregori: progetti unici da cui scaturirono due album dal vivo capolavori insuperabili e capisaldi della storia della miglior musica italiana.

Oggi, invece, è la volta di Fabi-Silvestri-Gazze’: la naturale evoluzione dell’intelligenza e lungimiranza di cantautori di indubbio spessore di unirsi per accrescere emozioni e contenuti. Spero che anche nel loro caso scaturisca in futuro un cd dal vivo per fissare per sempre la magia dei loro concerti, lo meritano davvero

          conclude Gae Capitano.

 

 

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Articolo pubblicato il 19/09/2014