Honda PCX: consumi al minimo, prestazioni al massimo

Lo scooter più venduto d'Europa rinnovato e sempre più attraente

Uno degli scooter col miglior rapporto qualità-prezzo. Con una spesa di 2800€ per il 125 e qualcosa di più per il 150, le uniche due cilindrate disponibili, avrete la possibilità di guidare uno scooter bello, aggressivo, potente e versatile consumando poco più di due litri di benzina per fare 100 km. E le prestazioni sono davvero ottime.

Dal punto di vista estetico la versione rinnovata del 2014 appare più aggressiva, avendo sostituito le linee bombate del modello precedente con quelle più affilate del nuovo PCX. I fari a led contribuiscono a fornirgli un aspetto più moderno, così come il quadro sul cruscotto che è decisamente più accattivante.

Passando alle questioni tecniche bisogna subito informare il lettore che questo scooter ha, inclusi nel prezzo riportato, l’ABS e lo Start&Stop di serie, cosa non da poco per chi abita in città e deve affrontare brusche frenate e continue soste al semaforo. Anche da questo punto di vista il PCX è stato rinnovato, con un serbatoio più grande, da 8 litri, aggiungendo l’orologio sul cruscotto e abbassando i consumi. A proposito di soste al semaforo: dopo che il sistema di autospegnimento è entrato in azione, per riaccendere il motore è sufficiente accelerare, e l’accensione di questo modello è stupefacente: una leggera vibrazione, pochissimo rumore ed eccolo arrivare silenziosamente a regime. Entrambe le cilindrate sono raffreddate a liquido, 4 tempi e sono monocilindriche monoalbero.

La guida è piacevole e confortevole anche per chi, come il sottoscritto, supera il metro e ottanta e trova comunque spazio per le gambe. Il manubrio alto e la sella bassa consentono una guida con la schiena dritta ma molto comoda e il passeggero è come seduto in poltrona grazie alla sella ampia e ben imbottita, ai maniglioni ben posizionati e alle pedaline estraibili. Solo alle alte velocità, circa 100 km/h per il 125 e 110 per il 150, il pilota paga il prezzo del cupolino basso e sportivo ritrovandosi completamente esposto all’aria. In compenso lo scudo protegge abbastanza bene.

Le ruote, molto strette per uno scooter così grosso, possono spaventare chi è abituato ad altro, ma appena lo si prova ci si rende conto che offrono agilità e velocità coniugate ad una buona sicurezza in piega. Il sottosella è ampio e spazioso e, seppur sagomato in maniera inconsueta, ospita tranquillamente un caso integrale e la tuta antipioggia. Dietro lo scudo inoltre c’è un piccolo vano portaoggetti con la presa da 12V ideale per caricare il cellulare. Aggiungendo una pratica borsa sul tunnel centrale, il gioiellino della Honda è pronto per affrontare qualsiasi gita fuori porta.

Ad agosto ho fatto un viaggio di circa 100 km da Torino fino alle Langhe, in provincia di Cuneo, territorio caratterizzato dai Sali-scendi collinari. Eravamo in due più i bagagli per tre giorni e anche ad alte velocità i consumi non si sono abbassati. Il PCX non ha mai mollato, neanche sulle ripide salite della Granda. In alcuni spostamenti serali da un paese all’altro ho potuto constatare la funzionalità dell’impianto luci full-led, abbagliante compreso, decisamente soddisfacente.

Tornando a chi viaggia in città, a chi come me lo usa per andare a lavoro, possiamo dire che le sospensioni sono regolate in modo da sopportare bene l’asfalto cittadino e le dimensioni, seppur superiori agli altri 125-150, consentono di sgattaiolare nel traffico. Occhio però ai binari e alla pioggia, le ruotine non sono proprio a loro agio. Il doppio cavalletto, laterale e centrale, e il gancio porta-casco completano la dotazione del PCX rendendolo molto pratico.

 

Per essere lo scooter più venduto d’Europa in Italia se ne vedono pochi, ma il prezzo e i consumi attirano sempre più motociclisti verso questa rivisitazione di casa Honda.

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Articolo pubblicato il 30/09/2014