Consiglio Regionale del Piemonte

Sanità: la ballata dei milioni

Si è riunito, per  la prima volta dopo la pausa estiva, il Consiglio Regionale del Piemonte. All’odg. Il primo provvedimento della Giunta Chiamparino, in tema di organizzazione degli uffici regionali e riassetti della dirigenza. In pratica si propone di accorpare qualche direzione e d’introdurre la figura del Segretario Generale per coordinare le direzioni generali.

Tra i numerosi interventi in massima parte provenienti dai consiglieri del M5Stelle e di Forza Italia, oltre ad evidenziare qualche domanda rimasta sospesa nel rapporto  e nel ruolo tra politica e burocrazia, è emerso il vero punto debole della proposta. Si prospettano sinergie, ma si elude il principio base di ogni sensata organizzazione; cioè l’analisi delle funzioni, delle competenze e dei riferimenti.

Il provvedimento è stato approvato a maggioranza, ma ancora una volta la politica latita in tema di scelte ottimali per il funzionamento della burocrazia e in ultimo della macchina regionale. Rispondendo ad un’interrogazione), l’assessore alla Sanità Saitta ha lanciato l’allarme su un presunto buco di  60 milioni che starebbe emergendo dalla analisi dei bilanci consuntivi 2013 delle ASL, peraltro ancora incompleti.

Ovviamente l’Assessore che, sino ad ora, pur indicando la via del rigore ed un futuro di sacrifici, non ha ancora illustrato le misure conseguenti, ha prontamente addossato la responsabilità alla giunta Cota che sino alla primavera scorsa aveva gestito ogni attività.

Non si piegano a queste conclusioni il capogruppo di Forza Italia  ed ex assessore Pichetto Frattin che, come responsabile del Bilancio ha collaborato fattivamente per sanare una situazione debitoria in gran parte  ereditata dalla Giunta Bresso e la Capogruppo della Lega Nord, Gianna Gancia.

A Consiglio terminato le cifre divulgate prendevano il volo arrivando ai 100 milioni di deficit, senza calcolare l’eredita della Bresso che ammonta, di suo, a 900 milioni.

Questo modo di procedere , oltre ad indignare gli esponenti della ex maggioranza, crea sconcerto tra i cittadini e getta una luce fosca, non solo sulla superficialità con la quale si formulano annunci imprecisi di tale portata, ma dimostra ancora una volta la poca serietà, competenza e attendibilità della burocrazia che, a nove mesi dalla conclusione dell’esercizio di bilancio, non è ancora in possesso di elementi certi e definitivi.

Si preannunciano ulteriori incandescenti puntate, mentre Chiamparino, corre  a Roma per scongiurare altri tagli al comparto Sanità da parte del Governo che pare stia smentendo spudoratamente gli impegni in precedenza annunciati al tavolo Stato Regioni.

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Articolo pubblicato il 14/09/2014