Renzi, il rottamatore dell'Italia
Palazzo Chigi

Le dichiarazioni di Luigi Cortese, Segretario Nazionale AT

"Renzi e le sue “finte” riforme, con un Italia sull'orlo del baratro il Presidente del Consiglio gioca a novello statista, facendo riforme che, non solo non risolvono i problemi ai cittadini, diminuiscono la democrazia del paese".

Così esordisce Luigi Cortese assai critico nei confronti del Premier che sottolinea come chi si propone come “riformatore” non può solo pubblicizzare se stesso:

"Le uniche riforme che il suo Governo sta cercando di condurre in porto sono sostanzialmente sbagliate nella sostanza, per incompetenza ed insipienza di chi l’ha partorita".

Posizione forte e determinata nei confronti di un Governo che con idee chiare, come evidenzia Cortese, avrebbe dovuto dare la precedenza al risanamento dei conti pubblici italiani, all’abbassamento delle tasse e all’erosione del debito pubblico:

"Le riforme, invece, che il Governo ha partorito sono l’abolizione del Senato così come è oggi, con la sua sostituzione con Consiglieri Regionali e Sindaci, e l'abolizione delle Elezioni Provinciali sostituendo gli attuali Consiglieri Provinciali con Consiglieri e Sindaci del territorio. Tutto ciò vuol dire che da ora in poi tutti apparterranno al solo personale politico di cui da trent’anni a questa parte ci lamentiamo tutti".

Il Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore ha altresì voluto ricordar

"Il superamento del bicameralismo perfetto comporta, comporterebbe e comporterà, autoritarismo mentre dovrebbero essere modificate le sole funzioni del Senato, nel senso della loro riduzione e affatto della loro abolizione. Se ne dovrebbe ridurre il numero dei senatori alla metà, con loro elezione democratica. Il che vuol dire che li dobbiamo eleggere noi tutti: il popolo, la collettività, gli italiani. Il processo legislativo potrà essere sveltito prevedendo che in ambo le Camere l’attività delle commissioni avvenga sempre in sede redigente e che si possa lasciare l’aula, con annesse le dichiarazioni dei gruppi, al solo voto finale".

Volendo parlare di una riforma sostanziale e democratica dello Stato sarebbe stato opportuno optare per il bicameralismo perfetto e il presidenzialismo:

"È in quel senso che bisogna andare - precisa Cortese -  lasciando stare ridicole emulazioni di sistemi, quale quello tedesco, diverso in tutto dal nostro, trattandosi di uno stato federale nel quale le regioni, quelli che i tedeschi chiamano i Länder, hanno un potere legislativo effettivo. Da noi, che non siamo uno stato federale, alle Regioni devono essere tolte competenze e invece, con la eventuale stupida riforma, si va esattamente nella direzione opposta".

In effetti con tale provvedimento si metterebbero i sindaci ed i consiglieri regionali a sedere in un Senato nuovo che ne amplia le competenze:

"Per ciò che riguarda le Province - accusa Luigi Cortese -  si doveva optare per l'abolizione completa delle Regioni, vere e proprie divoratrici di soldi pubblici; l'eliminazione dell'elezione diretta dei Consiglieri e del Presidente non farà altro che favorire l'interscambio di voti tra i vari partiti con annessi scambio di favori".

Per Alternativa Tricolore, a tirar le somme, il Governo non sa cosa sta facendo:

"Peggio: sta scherzando con la cosa pubblica. In questa idea folle di Senato e Provincia, specchio di digiuni di generazioni di cultura, istituzioni e di politica, si risparmierebbe peraltro pochissimo e non si accelererebbe un bel niente. Il “disegno” riformista prevede una sola Camera in uno Stato come il nostro che federale non è, che non ha il Presidente della Repubblica eletto direttamente, un Senato il cui potere, assoluto, verrebbe dato ed esercitato da una minoranza del Paese pari a circa meno di un terzo dei votanti e una Camera la cui selezione sarà sottratta al voto popolare e data ai segretari politici".

Il Segretario Nazionale conclude in manier assai polemica:

"Queste riforme sono le più antidemocratiche che siano state mai concepite!".

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/09/2014