"Troppi fondi alle scuole del Sud"

I Giovani Padani contestano il Presidente del Consiglio Renzi

Renzi conferma la moda di danneggiare gli studenti del Nord e aiutare solo quelli del Sud. Il suo è il terzo governo consecutivo che si fa beffe dei piemontesi e del merito.dice Carlo Emanuele Morando, coordinatore nazionale degli Studenti Padani del PiemonteHa tirato su meno fondi di quelli promessi e ha subito pensato di farli ricadere a pioggia sul Meridione, in particolare sulla Campania, che beneficerà quasi del 40% del totale. E ancora una volta al Piemonte, come alle altre regioni del Nord, toccano le briciole. Non ne capisco il motivo, dal momento che in Piemonte le scuole non sono in perfette condizioni e che anche noi abbiamo necessità di rendere sicuri i nostri edifici scolastici". 

 Morando insiste critico facendo poi cenno alle esperienze passate in Piemonte:

Già nel 2012 il Governo si era dimenticato dei piemontesi e i soldi per l’edilizia scolastica li aveva messi tutti la Regione amministrata da Cota. E adesso ci risiamo: noi ci dobbiamo mantenere da soli e a loro spettano gli aiuti dallo Stato. Renzi vuole fare il rinnovatore, ma, come in tutto il resto, anche sull’edilizia scolastica dimostra di essere un chiacchierone che non si discosta dai suoi predecessori. Il Movimento Studentesco Padano dice basta ai continui soprusi di questo Governo delle promesse al vento che si dimentica puntualmente delle esigenze del Nord”.

Matteo Mognaschi, coordinatore federale dei giovani della Lega, tiene a precisare:

 "Ancora una volta il premier Renzi si dimostra all'altezza della sua carica: tante promesse, ma nessuna mantenuta". Nel piano dell’edilizia il ministro assicurava che si sarebbero stanziati 'non meno di 4 miliardi, e anche più'. Ad oggi invece quelli che il governo mette a disposizione per la sicurezza di bimbi, ragazzi ed insegnanti è appena 1 miliardo, tanto quanto è stato speso in meno di un anno per Mare Nostrum".

Mognaschi afferma inoltre:

"Abbiamo quindi i migranti ospitati in grandi hotel della riviera e i nostri studenti in aule che cadono a pezzi, coperte di muffe e con laboratori inutilizzabili".

La coordinatrice federale Mup, Chiara Bosticco, precisa:

"A vedere la distribuzione dei soldi stanziati per la manutenzione delle scuole del Paese, sembra che quelle del nord siano in perfetto stato, invece il 40% delle scuole piemontesi non può considerarsi a norma di legge, poi ci sono le scuole terremotate o alluvionate  in Veneto e in Emilia, senza contare che la grande maggioranza degli edifici scolastici risale ai primi anni '70 per cui molte parti sono state realizzate in amianto, con tutte le problematiche che questo comporta".

Bosticco sottolinea inoltre:

"Vediamo infatti che la maglia nera in quanto sicurezza scolastica la detengono Trento, Prato, Piacenza e Torino, ma ancora una volta la maggior parte degli stanziamenti vanno a Campania, Puglia, Calabria,  Sicilia e Lazio".

In conclusione concludono all'unisono:

"Dobbiamo come sempre ricordare al Presidente del Consiglio che il futuro del nostro Paese passa proprio dalle nostre scuole?".

 

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Articolo pubblicato il 10/09/2014