Le Masche dėl Piemont

Claudio Barberis presenta la sua interpretazione artistica di questi personaggi del folclore e delle tradizioni popolari piemontesi

A Superga, domenica, in occasione della Festa Nazionale degli Stati di Savoia, ho notato una curiosa esposizione di figurine realizzate con rami d’albero antropomorfi che, a prima vista, mi hanno ricordato Barbalbero, il “Pastore degli Alberi” del romanzo “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien, sia pure in versione ridotta.

 

Ho chiesto spiegazioni all’autore e così ho conosciuto Claudio Barberis, Presidente dell’Associazione artistico-culturale “Il Tiepolo” di Montaldo Scarampi (Asti). Barberis ha inteso ritrarre le Masche dël Piemont.

 

Le “Masche”, streghe o fattucchiere, rappresentano personaggi di rilievo nel folclore e nelle tradizioni popolari piemontesi e Barberis così ne presenta la sua interpretazione.

Nel leggendario piemontese e nei racconti degli anziani spesso fanno capolino le Masche dël Piemont che dimorano nelle foreste.

Hanno sembianze semi-umane, ma rassomigliano a un ramo di quercia coperto di muschio. Hanno il viso distorto, la bocca che si apre da un orecchio all’altro, la voce dolce e incantatrice e mandano scintille dagli occhi.

 

A differenza degli Elfi dei boschi, che raccolgono l’oro e l’argento dal sottosuolo, le Masche dël Piemont – dette anche “Popolo del muschio” – mutano in oro le foglie degli alberi e, a chi è loro gradito, rivelano le virtù magiche e segrete delle piante.

 

Oggigiorno in Piemonte le foreste sono sempre meno, ma tra i boschi è ancora possibile sentire le risate agghiaccianti… per colpa di un taglialegna malintenzionato.

 

Questa è l’originale visione di Barberis delle Masche, che di solito sono raffigurate come donne in apparenza normali, ma dotate di facoltà soprannaturali.

 

Associazione artistico-culturale “Il Tiepolo”

Montaldo Scarampi (Asti)

Tiene corsi di restauro dipinti su tela e tavola, pittura ad olio, ad acquerello, su vetro, disegno, restyling del mobile, storia degli stili del mobile, lettura e scrittura in lingua piemontese, introduzione al suono della ghironda.

Per info e contatti:

associazione.iltiepolo@gmail.comwww.iltiepolo.org

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 08/09/2014