Regione Piemonte - Installazione valvole termostatiche

Slittamento del termine al 31 12 2016

Il  Consiglio regionale del Piemonte, nell’ambito dell’aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, sviluppato in attuazione della legge regionale 7 aprile 2000, n. 43, con deliberazione dell’11 gennaio 2007 n. 98-1247, approvava lo Stralcio di Piano per il riscaldamento ambientale ed il condizionamento, disponendo altresì che la revisione, l’aggiornamento e l’integrazione dello stesso fossero approvati dalla Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente.

La prima fase applicativa ha evidenziato la necessità di un suo aggiornamento finalizzato a:

  • armonizzare alcuni aspetti prescrittivi con le disposizioni dettate dalla successiva legge regionale 28 maggio 2007, n. 13 recante disposizioni in materia di rendimento energetico nell’edilizia, in attuazione della direttiva 2002/91/CE;

  • definire le prestazioni energetico–emissive di riferimento per la predisposizione delle autorizzazioni in via generale.

  • prevedere, in conseguenza delle criticità che permangono sul territorio piemontese per quanto riguarda la qualità dell’aria, ulteriori interventi finalizzati alla riduzione delle emissioni in atmosfera, da ottenersi anche attraverso il miglioramento delle prestazioni energetico-emissive degli edifici esistenti;

  • chiarire alcuni aspetti prescrittivi per risolvere i nodi critici riscontrati durante la fase applicativa.

Inoltre, al fine di rispondere adeguatamente alle richieste della nuova direttiva europea 2008/50/CE ed in particolare sostenere le richieste di deroga temporale, è apparso evidente come fosse indispensabile considerare l’effetto di nuove e consistenti riduzioni delle emissioni ottenibili settore per settore, sia attraverso l’individuazione di nuovi interventi sia estendendo ulteriormente gli interventi previsti.

In questa ottica è importante rilevare come l’inserimento della termoregolazione, accompagnata dalla contabilizzazione di calore per singola unità abitativa, consenta, anche in assenza di interventi diretti sul sistema di produzione del calore (caldaia), di ottenere migliorie importanti nella gestione dell’impianto, soprattutto se di tipo centralizzato, quali ad esempio:

  • la gestione personalizzata del riscaldamento a livello di unità abitativa;

  • una maggiore uniformità delle temperature tra le varie parti dell’edificio in particolare nel caso di edifici multipiano, evitando le sovratemperature tipiche dei piani bassi e quindi gli sprechi di energia ad esse correlati (mediamente ogni grado centigrado in più rispetto ai 20 °C equivale ad un incremento del 7% delle dispersioni verso l’esterno e quindi dei consumi);

  • una valorizzazione più consistente degli apporti termici gratuiti (irraggiamento solare, fonti di calore endogene quali cucina, frigorifero, ecc.);

  • la valorizzazione, come risparmio di combustibile e quindi anche in termini economici, degli eventuali interventi di miglioramento delle caratteristiche energetiche degli involucri edilizi (coibentazioni).

In conseguenza, acquisito il parere favorevole della Commissione Consiliare competente in data 30 luglio 2014, la Giunta regionale con voto unanime espresso a norma di legge ha deliberato numerose varianti; di queste una sola è quella che interessa i cittadini che dovranno dar seguito ai lavori: lo slittamento del termine di esecuzione dallo 01 09 2014 al 31 12 2016.

Per completezza dell’articolo credo sia utile segnalare che la Regione Piemonte, di concerto con gli Ordini e Collegi professionali e con le diverse associazioni di categoria interessate, ha elaborato un documento contenente delle linee guida tecniche utili per l’esecuzione di una corretta progettazione e installazione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione di calore sugli impianti termici centralizzati.

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Articolo pubblicato il 08/09/2014