Punto verde Pellerina: parlano le istituzioni

Cerrato: "Burocrazia lenta, bisogna essere più flessibili con chi lavora"

Lo scorso mese Civico20 News ha trattato la vicenda che gravitava intorno al punto verde “L’isola che non c’è” del parco della Pellerina. Quest’area ospitava alcuni chioschi per la ristorazione e lo spiazzo per ballare. Come ripeteva il responsabile generale Massimo Lazzarini si tratta di un luogo per famiglie.

Dopo aver fornito una panoramica generale del problema mi sono rivolto alle istituzioni, in particolare alla Circoscrizione 4. Prima dell’estate l’ente aveva concesso il patrocinio all’iniziativa e il Presidente della Circoscrizione 4, Claudio Cerrato, è ancora convinto della positività di tale manifestazione. “Sostanzialmente le irregolarità sono di natura formale e burocratica” afferma subito Cerrato che ci spiega perché Lazzarini ha dovuto operare in tempi così ristretti: “Il lavoro in Circoscrizione è iniziato a febbraio e abbiamo concesso il patrocinio. Abbiamo finito nei primi giorni di maggio”.

Dalla rappresentanza di zona quindi il tempo concesso era sufficiente, ma allora dove si è bloccato il meccanismo che ha impedito all’iniziativa di cominciare ai primi di giugno con le carte in regola? Semplice, nei meandri del Comune. La delibera comunale è infatti arrivata il 18 giugno, dopodichè si sarebbero potuti attivare permessi, bolli e affini. Perdendo più di un mese di lavoro.

Si dovrebbe concedere un permesso per poter iniziare a lavorare mentre si aspetta la documentazione” dice il Presidente della 4 “perché è chiaro che il problema è la lentezza nella burocrazia e a farne le spese non può essere chi offre un servizio alla cittadinanza”. Proprio riguardo al servizio offerto Cerrato spende più parole in favore de “L’isola che non c’è” asserendo che se il punto verde avesse funzionato ci sarebbe stata un’importante riqualificazione dell’area interessata, area che, come sappiamo, appena cala il sole diventa impraticabile. “Per una gestione un po’ rigida delle carte hanno rovinato un’associazione impedendo alle famiglie di lavorare”.

Cerrato fa un passaggio anche sul problema dei merenderos che occupano una vastissima fetta del parco in maniera sregolata: “Nello stesso parco abbiamo molte proteste e subiamo parecchi danni per il raggruppamento spontaneo di quelle persone che vendono carne e birra tenendo la musica ad alto volume. Bisogna contrastarli con un’azione coordinata di mattina, prima che questi individui arrivino”. E prova anche a fornire una soluzione dal punto di vista burocratico, dicendo che l’anno prossimo procederà con le gare d’appalto mettendo a disposizione anche l’area attualmente occupata dai sudamericani, cosicchè qualcuno la gestisca e la tenga in ordine.

 

Anche il Capogruppo della Lega Nord in Circoscrizione, Maurizio Maffei, è intervenuto sull’argomento: “Il Comune ha devastato l’unico punto verde della nostra zona, impedendo ai giovani di lavorare e regalando l’area a spaccio e degrado. Adesso grazie a loro tornerà ad essere buia e pericolosa. Invece a 100 metri di distanza i peruviani somministrano bevande ed alimenti senza permessi: qui sono stati usati due pesi e due misure. Se questa è la politica della giunta di sinistra noi la combatteremo in tutti i modi. La Lega Nord sostiene da sempre chi lavora e crea lavoro. Nel PD non si parlano, in Comune non si sono mai fatti trovare, è follia…”.

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Articolo pubblicato il 08/09/2014