La locandina che fa discutere
La locandina incriminata

Marrone (FdI - AN): "Immagini sacre oltraggiate in locandina di festival Gay". Forte anche la critica espressa dall'Arcivescovo Cesare Nosiglia

"Una obesa nuda che calpesta le immagini di Gesù Cristo e della Vergine Maria: ecco la nuova frontiera dell'arte omosessuale che il Comune di Torino ha ritenuto di voler promuovere con il patrocinio (ritirato) della Città e, chissà, magari anche con finanziamenti".

Questa l'accusa forte di Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale in Comune di Torino, che attacca la maggioranza osservando con forte spirito critico: 

"E' questo il rispetto e la cultura dimostrati da quel mondo gay sempre pronto a piangere nel circo mediatico il proprio vittimismo, pretendendo di introdurre un reato di opinione con la scusa del contrasto all'omofobia? La sinistra davvero intende inseguire l'associazionismo omosex in questa ultima inaccettabile provocazione?".

Ma il Consigliere Maurizio Marrone va oltre preannunciando battaglia in Sala Rossa ed esprimendo specifica richiesta al Sindaco Fassino:

"Le lobby gay non pensino di godere di una licenza di offendere la sensibilità altrui, soprattutto quella cristiana in un momento storico di feroci e cruente persecuzioni subite per la fede in quelle immagini sacre così oltraggiate dalla cosiddetta arte lgbt! Esigiamo l'immediato ritiro del patrocinio comunale da questa porcheria e le scuse pubbliche del Sindaco Fassino per questo scivolone imperdonabile!".

Sempre in merito al manifesto incriminato, abbiamo raccolto l'accorata posizione espressa dall'arcivescovo di Torino Mons Cesare Nosiglia il quale ha dichiarato:

"Colpisce dolorosamente, in quell'immagine, il modo in cui viene usato il corpo di una donna, proprio  quando cresce, nella nostra cultura, un'attenzione più diffusa e consapevole alle strumentalizzazioni e alle violenze che sulle donne si commettono. I cristiani sono abituati a vedere e a riconoscere, nel corpo umano, la presenza stessa del Cristo Salvatore, e dunque la fraternità profonda, il rispetto reciproco che deve caratterizzare i rapporti fra le persone - e, ci pare, anche la rappresentazione della persona". 

Cesare Nosiglia ha altresì voluto sollecitare una profonda riflessione:

"Sotto i piedi di quella  donna, invece, non ci sono solo le immagini sacre ma emerge la mancanza di tale rispetto, doveroso per tutti e non solo per i credenti che vedono in quelle icone calpestate il volto del loro Signore e della Madonna. In quel montaggio c'è la protervia di chi si crede al di sopra di ogni minima regola etica; di chi pretende, in nome di una supposta scelta artistica, che tutti debbano accettare qualsiasi sfregio anche al più sentito e profondo senso religioso degli altri".

L'Arcivescovo di Torino ha poi chiuso con una velata ma efficace critica rivolta all'autore dell'immagine:

"Sono certo che ogni persona di buon senso e di buon gusto saprà valutare questo episodio per quello che merita. Soprattutto quando certe scelte «artistiche» diventano un modo facile, troppo facile per cercarsi pubblicità attraverso le polemiche".

Ricordiamo, in chiusura, che il patrocinio è stato annullato raccogliendo il dissenso espresso anche da parte della maggioranza; in serata sono altresì giunte le scuse dell'autore di un'immagine assai discutibile che tutto pare meno che un'opera d'arte.

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 02/09/2014