Via Ettore de Sonnaz, a Torino

Questa via, con diversificate targhe viarie, ricorda due generali parenti fra loro

La famiglia Gerbaix de Sonnaz occupa un certo spazio nella toponomastica di Torino. Questa famiglia originaria della Savoia, molto legata alla casa regnante italiana, diede illustri esponenti che si distinsero come valorosi combattenti o per prestigiosi incarichi politici.

 

Ad un componente di questa famiglia, il generale Ettore Gerbaix de Sonnaz (Thonon, 1787 – Torino, 1867), senatore del regno e ministro della guerra, è stato dedicato un monumento, dapprima collocato in piazza Solferino e successivamente trasferito nel malinconico Giardino della Cittadella, sul lato di via Fabro.

 

Ettore Gerbaix de Sonnaz con il nome di “Ettore de Sonnaz” è anche titolare di una via, nei pressi del Mastio della Cittadella, che dal corso Galileo Ferraris giunge fino al corso Vinzaglio.

 

Passando più volte in questa via, ho notato che le targhe viarie sono molto diversificate, perché in quasi tutti gli incroci si osservano modelli assai diversi, alcuni assolutamente inusuali, con diciture a volte lievemente differenti tra loro. Se ne osservano di almeno otto differenti tipologie:

 

(1) targhe viarie classiche torinesi, rettangolari, di marmo bianco con scritte in stampatello nero: nome, cognome, anno di nascita e morte;

 

(2) targhe che portano in alto a sinistra un numero romano e a destra un numero arabo, con la scritta in colore rosso scuro: nome cognome, anno di nascita e morte;

 

(3) targhe con analoga indicazione del numero romano e del numero arabo, ma con il solo cognome;

 

(4) una targa con il solo cognome;

 

(5) una targa molto curiosa, in metallo, con la forma di una mostrina militare (si trova su palazzo di aspetto più moderno, all’angolo con la via Papacino, dove però la targa corrispondente pare essere stata asportata);

 

(6) una targa “minimalista”, con la scritta “Via Ettore Sonnaz”;

 

(7) una targa con elaborata forma sagomata, inusuale a Torino;

 

(8) una targa con la misteriosa indicazione “Isolato”.

 

Infine, sulla facciata dei fuligginosi palazzi che occupano l’isolato tra il corso Galileo Ferraris e la via Papacino, riaffiorano le due antiche targhe viarie, dipinte a olio e collocate molto in alto.

 

Nella stessa via, al n. 8, si trova una caserma, dedicata a “Maurizio de Sonnaz”. Maurizio Gerbaix de Sonnaz, è un altro importante componente della famiglia, anche lui un militare di carriera, sicuramente parente ma non sappiamo in quale grado di Ettore: nato a Torino nel 1816, si distinse alle battaglie di Custoza (1848) e Montebello (1859), partecipò alla campagna del 1860-61 e fu così promosso tenente generale per meriti di guerra. Nel 1870 venne nominato senatore. Morì a Torino nel 1892.

 

Nella via si verifica una sorte di incontro, forse voluto o forse casuale,  tra parenti dalla vita molto somigliante di militari di carriera. Un incontro che rievoca la vecchia nobiltà subalpina, assai consono al clima di questa zona di Torino dove austeri palazzi sono ben allineati in vie dedicate a personaggi del vecchio Piemonte, via Vittorio Amedeo II, via Ottavio Revel, via Amedeo Avogadro, via Carlo Promis, via Fratelli Savio, via Beato Sebastiano Valfrè, via Antonio Papacino, circoscritte da via Cernaia e da corso Vinzaglio (battaglie risorgimentali), dal corso Matteotti (già corso Oporto) e dal corso Galileo Ferraris (già corso Siccardi).

 

Sono vie dai nomi altisonanti per chi conosce la storia ma del tutto insignificanti per la maggior parte dei passanti, ormai adeguati all’attuale diffusa cultura che si disinteressa del passato e che ostenta una soddisfatta ignoranza, soprattutto delle proprie radici.

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Articolo pubblicato il 01/09/2014