Decreto Sblocca Italia
Mino Giachino

Giachino (FI): "Un'occasione che rischiamo di perdere per le divisioni del PD torinese"

"Se l'Europa ha bisogno di ritornare a crescere, il nostro Paese 10 volte di più. Per ritornare ai livelli cui eravamo arrivati nel 2007, prima che subentrasse la crisi, con una crescita annua del 2% ci impiegheremmo almeno 5 anni. Con la crescita media degli ultimi 15 anni, invece, ci arriveremmo nel 2025-2027. E nel frattempo? Sarà dura".

Così esordisce Mino Giachino, Responsabile nazionale trasporti di Forza Italia, assai critico sull'operato del Governo che non ha prodotto finora risultati tangibili ma soltanto operazioni di facciata.

"Senza il ritorno alla crescita - insiste - la vita nei prossimi 10 anni sarà molto impegnativa per chi non ha un lavoro, per chi è precario, per i giovani che oggi frequentano il liceo etc. etc. Quelli a cui non pensa Renzi. Non ci ha pensato con gli 80 euro e se ne è dimenticato ieri quando ha mandato un messaggio solo a "quelli che hanno ripreso a lavorare".

Il decreto Sblocca Italia, che dovrebbe essere varato a fine settimana cosi come il grande piano di investimenti da 300 miliardi di euro che il futuro Presidente della Commissione Junker si è impegnato a portare avanti, sono due occasioni irripetibili per il Paese e per il Piemonte.

Nel decreto sblocca cantieri si aspettano inoltre misure normative che sblocchino il settore immobiliare massacrato dalla politica di Monti, evidenzia ancora Giachino, e dalle altre tasse in arrivo, e il settore dei lavori pubblici.

In effetti, casa e lavori pubblici sono i due settori che hanno effetti di traino economico molto importanti.

"Purtroppo - critica l'esponente di FI -  il risultato nullo sui tagli della spesa pubblica in quasi tre anni di spending review dei tre Governi non eletti dal popolo, fa si che la quota di Nuove risorse di finanziamento delle opere sia molto bassa in questo decreto Sblocca Italia che riprende l'idea berlusconiana della Legge Obiettivo del 2001 (ricordate la lavagna di Vespa) ma che stanziava invece risorse importanti e aveva un grande disegno strategico".

Giachino fa poi cenno ai lavori di copertura del passante ferroviario ed al finanziamento per la linea ferroviaria Cuneo- Nizza, Torino (foto a dx) che definisce importanti ma non decisivi chiosando:

"Purtroppo le amministrazioni di sinistra, dedite alle discussioni sulla cultura, non hanno predisposto i progetti esecutivi che potrebbero immediatamente cantierizzarli".

Secondo il Responsabile nazionale trasporti di Forza Italia Torino e il Piemonte hanno bisogno invece:

A)- che vengano accelerati i lavori della Tav e del Terzo Valico, semplificando le procedure per la approvazione dei progetti e delegando alla Regione, le procedure per le compensazioni e per il rimborso danni alle aziende danneggiate da atti terroristici oltre a rafforzare e innovare la comunicazione, oggi insufficiente, con le popolazioni sulla importanza dell'opera.

B)- in carenza di risorse pubbliche vengano innovate le condizioni normative per le concessionarie autostradali per accelerare i lavori sulla Torino-Milano, per la tangenziale Est, per la Asti-Cuneo, per la quarta corsia della tangenziale, per la Pedemontana; che si lavori al miglioramento della SS del Colle della Maddalena;

C)- che si lavori per l'ampliamento della rete della Metropolitana dove per responsabilità delle amministrazioni locali, divise, non disponiamo dei progetti esecutivi né per il proseguimento a Rivoli nè tantomeno per la Linea 2.

"Sono tutte opere - sottolinea ancora -  importanti e strategiche per il miglioramento della mobilità delle persone e delle merci piemontesi e nazionali e che renderanno più competitivo il nostro territorio, condizione imprescindibile per attrarre nuovi investimenti dall'estero.

Sono opere sulle quali le forze politiche debbono superare divisioni interne (una parte del Pd ad esempio ritiene prioritaria la linea 2 rispetto al prolungamento a Rivoli della linea 1) nell'interesse del rilancio economico della Città".

Mino Giachino fa poi il punto sulla situazione politica di stallo determinata dal fatto che, al Senato, il PD da solo non ha la maggioranza e sollecita:

"Le infrastrutture di trasporto diventano sempre più urgenti per Torino e per il Piemonte che, nonostante il buon andamento delle esportazioni, da anni hanno ritmi di crescita più bassi della media nazionale cosicché' a Torino vi è il tasso di disoccupazione giovanile più alto del Nord Italia oltre ad esservi il massimo livello di usura nel Nord Ovest".

Le riflessioni cadono poi sulla rete ad Alta Velocità che porterebbe un beneficio innegabile per il passaggio di turisti e merci:

"Con la Tav Torino e Susa saranno le località più vicine alla Francia, il primo Paese al mondo per turismo internazionale. Oggi invece, malgrado tutti i discorsi, Torino è solo dodicesima tra le Città italiane per turisti stranieri".

Per ciò che riguarda il Piano aeroporti, Giachino chiede l'inserimento di Torino Caselle tra gli aeroporti strategici come pure  che nel Decreto per il "Made in" sia previsto tra le iniziative da incentivare la riedizione, nel 2015, del Salone dell'Auto, della mobilità e della Tecnica.

"La Cassa DD. PP. che il nostro Governo rilanciò - afferma ancora -  deve partecipare con maggiore determinazione al rilancio infrastrutturale del Paese. L'occasione del decreto Sblocca Italia, perciò, non può andare persa e occorre che le forze politiche siano compatte per ottenere dal Governo e poi durante i lavori parlamentari che dovranno approvare il Decreto tutta la attenzione che Torino e il Piemonte si meritano".

Mino Giachino conclude:

"Come per la Riforma del Senato, dove il voto di Forza Italia è stato essenziale, anche per le riforme strutturali, come quella del lavoro, e per le misure economiche indispensabili per il rilancio della economia, siamo disponibili a fornire il nostro apporto costruttivo;  a proposito di turismo e di sicurezza stradale, è importante lo stanziamento per incentivi al rinnovo dei vecchi BUS per gite scolastiche e turismo cosi come il Governo Berlusconi aveva fatto per i tir".

 

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Articolo pubblicato il 29/08/2014