Attualmente le marionette, che sono mosse dall’alto per mezzo di fili, e i burattini, che sono azionati dalla mano del burattinaio, appartengono a quello che è detto “teatro di figura”. Si tratta di un’arte teatrale che impiega burattini e marionette ma anche pupazzi, ombre, oggetti, per interpretare lo spettacolo, oggi considerato come destinato ai bambini.

In passato, la situazione era assai diversa. Il “teatro di figura” era diretto agli adulti, li divertiva con spettacoli paragonabili ai film di oggi: le trame potevano essere edificanti e consolanti, con aspetti quasi di favola, ma anche truculente e sanguinarie, talora associate ad aspetti ridanciani.

I copioni degli spettacoli di burattini e marionette differiscono anche per gli aspetti tecnici della messa in scena. Il teatro delle marionette richiede strutture ben più sofisticate rispetto alla classica «baracca» dei burattini, preferisce una sede fissa e, nel passato, incontrava maggiori difficoltà pratiche nel girare per le piazze.

In compenso, in un teatrino con sede fissa, i marionettisti potevano permettersi di mettere in scena spettacoli complessi, con moltissimi “attori”, per ricostruire grandi avvenimenti della vita pubblica, catastrofi e così via.

Un buon esempio, ancora messo in scena, è dato da “Turin ch’a bogia”, spettacolo per marionette che mette in scena vari momenti dell’Unità d'Italia, diventando un vero e proprio mezzo di comunicazione rivolto agli adulti.

Lo spettacolo dei burattini, più sobrio e con trame essenziali, concedeva largo spazio all’improvvisazione e permetteva al burattinaio di formulare battute estemporanee di satira politica che la censura poteva reprimere con grande difficoltà. I burattinai si spostavano di paese in paese, così portavano in giro anche notizie di grandi avvenimenti e nuove idee: i loro spettacoli non avevano soltanto la funzione di passatempo ma assumevano anche rilevanza sociale.

Con tutto questo, è poco probabile che esistessero marionette o burattini con le fattezze dei politici, tanto più che in passato i volti dei governanti e degli amministratori pubblici non erano noti al popolo ma soltanto ad un ristretto numero di persone, che leggevano i giornali illustrati e quelli satirici con le caricature.

La satira nasceva più dalle situazioni, delle “battute”, non tanto da quelle pronunciate ma dalle vere e proprie botte, le legnate che i burattini si scambiano sempre generosamente: una scena del genere si vede nel film “Novecento” di Bernardo Bertolucci, quando – tra le risate e l’approvazione del pubblico - il burattino Sandrone e un suo amico impugnano i bastoni per percuotere i burattini-carabinieri, e allora i carabinieri veri intervengono per interrompere con rudezza lo spettacolo.

Per evocare pupazzi con il volto dei politici dobbiamo pensare agli Sgommati, un programma televisivo di satira andato in onda dal 2011 al 2013 su Sky Uno e replicato su Cielo. Si tratta però di uno spettacolo non tradizionale, che utilizza ampiamente mezzi televisivi come l’inserimento di video sullo sfondo.

Appare quindi molto curiosa e intrigante la nuova collezione di marionette che raffigurano politici italiani e personaggi dello spettacolo allestita da Maurizio Lupi, appartenente all’ottava generazione della plurisecolare dinastia torinese dei Lupi, una collezione di classiche marionette in legno, scolpite a mano, guidate tramite fili di cotone e sorrette centralmente da una bacchetta di ferro.

In questa collezione troviamo una fedele riproduzione di personaggi della politica come Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Giulio Tremonti, Massimo D’Alema, Michela Brambilla, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Walter Veltroni.

Due hanno una forte dimensione torinese e piemontese: sono Piero Fassino e Sergio Chiamparino. Fra i personaggi dello spettacolo troviamo la torinese Luciana Littizzetto, Bruno Vespa e Roberto Benigni.

Ci auguriamo che Maurizio Lupi metta presto in scena uno spettacolo con queste bellissime marionette.

Per maggiori notizie, vedere al sito delle “Marionette Maurizio Lupi”: http://www.marionettemauriziolupi.it/pages/nuova_collezione.html