George-Fernand Dunot de Saint-Maclou - il Dottore della Grotta

Presentazione del libro di Padre Andrea Brustolon a Viù (Torino)

A Viù (Torino), lunedì 11 agosto, alla sera, presso il Centro Polifunzionale si è svolto con una forte partecipazione di pubblico, il secondo incontro della “Rassegna Caffè Letterari”, nuova iniziativa organizzato dalla locale Pro Loco, in collaborazione con il Comune, e dedicata alla memoria di Donatella Cane.

 

È stato presentato il libro di Padre Andrea Brustolon intitolato “George-Fernand Dunot de Saint-Maclou - il Dottore della Grotta - fondatore del Bureau des Constatations Médicales e cofondatore dell’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes”.

 

Padre Andrea Brustolon appartiene alla Congregazione degli Oblati di Maria Vergine, è stato ordinato sacerdote nel 1987 ed attualmente risiede a Viù dove dirige il Centro di Spiritualità Lanteriana di Villa Schiari.

 

Il suo libro, frutto di cinque anni di ricerche, rappresenta la prima biografia di un uomo straordinario: Georges Fernand Dunot De Saint Maclou, indicato come il “Dottore della Grotta”, perché fondatore a Lourdes, nel 1884, dell’Ufficio delle Constatazioni Mediche per i casi di guarigione, per evitare il rischio di fanatismi e per favorire il dialogo tra scienza e fede.

 

Nel corso dell’incontro, Padre Andrea ha spiegato di avere intrapreso questa ricerca perché il dottor Dunot era fraternamente legato alla Congregazione degli Oblati di Maria Vergine, ed anche perché si era stupito che un personaggio tanto rilevante fosse stato dimenticato. Ha sinteticamente ricordato come il dottor Dunot, medico laureato a Lovanio (Belgio), fosse un confratello della San Vincenzo de’ Paoli a Caen, a Nizza e a Lourdes, filosofo tomista, sindaco di Ouézy, storico e scrittore, buon samaritano tra i feriti di Mentana, i malati di Ouézy ed i poveri del Calvados, in particolare durante la guerra franco-prussiana, attento osservatore ed informatore del Concilio Vaticano I, fondatore e primo direttore del bollettino Semaine Religieuse della diocesi di Nizza, cofondatore e terzo presidente dell’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes.

 

A questo incontro della “Rassegna Caffè Letterari” hanno partecipato alcuni esponenti dell’amministrazione comunale di Viù, il sindaco, professoressa Daniela Majrano, e i consiglieri Alberto Guerci (turismo e sport) e Vittorino Romanetto (cultura).

 

Romanetto, socio della Società Storica delle Valli di Lanzo ed autore di studi di storia locale, ha ricordato che nella Chiesa Parrocchiale di Viù sul fondo della navata di sinistra, dopo la seconda guerra mondiale è stata ricostruita la grotta di Lourdes, in segno di devozione per quello che è detto “miracolo della nebbia”: il 9 marzo 1944, quando i soldati tedeschi salirono in Valle per colpire con un grosso cannone le frazioni dove si nascondevano i partigiani, una nebbia provvidenziale impedì loro di eseguire questo bombardamento che avrebbe avuto tragici effetti. Romanetto ha concluso ricordando che nella Valle di Viù esistono soltanto due cappella dedicate alla Madonna di Lourdes: oltre a quella di Viù, una seconda si trova a Lemie, nella borgata Chiandusseglio.

 

Erano anche presenti Milo Julini, in veste di moderatore, e il cavalier Ignazio Guglielmino, nato a Viù nel 1928, già impresario edile ed ora pensionato e bisnonno di ben tre nipoti che testimoniato la sua grande devozione alla Madonna di Lourdes, recandosi alla grotta di Massabielle all’11 febbraio, per ben quarant’anni di seguito dal 1963 al 2003.

 

La professoressa Daniela Majrano, sindaco di Viù, ha concluso la serata, allietata da intermezzi musicali in tema eseguiti dalla “Coralità Viucese”, ricordando con soddisfazione che questa presentazione del libro di Padre Andrea è la seconda, dopo quella effettuata a Lourdes, località con cui, nel 70° anniversario del “miracolo della nebbia”, Viù stabilisce una sorta di legame ideale.


La presentazione del libro avvenuta a Lourdes è stata associata, dal 29 luglio al 3 agosto, a una iniziativa di promozione del classico gelato artigianale italiano, attuata da un gruppo di gelatieri del Triveneto per iniziativa di Fausto Bortolot, apprezzato maestro gelatiere. Il ricavato dalla vendita dei gelati è stato offerto per realizzare il libro di padre Andrea, originario della Val Zoldana e discendente di una famiglia di gelatieri.

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Articolo pubblicato il 15/08/2014