Pianeta Toro - Semplici considerazioni
I tifosi alla SIS (Foto TORINO FC)

A cura di Francesco Venchi

Quest’anno il Torino è stato giustamente accreditato, dalla stampa specializzata, tra i big del mercato, avendo speso la bellezza di 22,36 milioni di Euro, una cifra inferiore solo a quella spesa da Roma e Juventus. Inoltre, sono 15 le operazioni concluse dal Torino sul mercato, tanto da risultare la società più attiva della Serie A.

Sono tanti i giocatori nuovi acquistati dal Torino, la maggior parte dei quali stranieri, giovani e di prospettiva. Quelli meno giovani, che rispondono ai nomi di Fabio Quagliarella e di Antonio Nocerino, sono calciatori di esperienza, che hanno già frequentato l’Europa calcistica e indossato la maglia della Nazionale, e quindi non possono che apportare valore aggiunto ai colori granata.

Il Presidente Cairo, il Mister Ventura e il DS Petrachi hanno fatto un ottimo lavoro, a prescindere da quello che deciderà di fare Alessio Cerci. In ogni caso, l’ultima offerta del Patron a Cerci, è l’ennesima dimostrazione di quanto il Patron stesso voglia fare per il Toro, in buona sostanza toglierlo definitivamente dal limbo in cui era stato nelle ultime stagioni, per farlo diventare una squadra di tutto rispetto.

Ho sempre pensato che un Torino forte avrebbe ridato entusiasmo al popolo granata, e i 2.500 spettatori corsi alla Sisport in occasione del primo allenamento della truppa dopo il lungo ritiro in montagna, ne sono la testimonianza, come pure gli oltre 21.000 spettatori che hanno già acquistato il biglietto per la gara di ritorno con “i ragazzi di Bromma”.

Per contro, mi ricordo quelle partite giocate nel freddo, sia metaforicamente, sia meteorologicamente, Delle Alpi alla presenza di 5.000 spettatori o giù di lì; sembrava quasi di giocare a porte chiuse, tanto era desolante quella sparuta presenza di spettatori in un contesto che appariva più grande delle sue reali dimensioni.

Personalmente provo una certa amarezza nel vedere che le “televisioni” in generale non parlano molto del Torino, dando spazio, eccessivo a mio giudizio, alle cosiddette big. Ma questo è un altro aspetto che potrà essere superato a suon di risultati positivi e di performance all’altezza della fama e della storia del Torino.

E poi, il nostro Presidente è anche proprietario de “La 7”, un’emittente che sta guadagnando in audience e che, pur consolidandosi in una definita fascia di mercato, potrebbe in futuro ampliare i suoi orizzonti anche al settore calcistico, con ricadute positive per il Torino.

Il vero tifoso granata è quello che accorre allo stadio ad applaudire i suoi beniamini, in ogni caso, come accade all’estero, in Inghilterra e in Germania in particolare, e non è quello sempre pronto a contestare tutto e tutti: in nome di che cosa, poi?

 

 

     

 

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Articolo pubblicato il 06/08/2014