Crissolo (CN), il “Buco di Viso” chiuso al traffico causa lavori

Una notizia che riaccende l’interesse per il primo traforo delle Alpi

Un breve comunicato ci riporta indietro nei secoli. Era l’estate del 1479, quando il Marchese di Saluzzo Ludovico II° del Vasto, dopo l’accordo con il signore di Provenza Renato d’Angiò ed il Parlamento di Grenoble, fece iniziare i lavori per scavare nella roccia, a 2882 metri poco sotto il Colle delle Trevesette (m.2950), un tunnel lungo circa 75 metri.

I lavori s’interruppero nell’inverno e si conclusero nelle estate del 1480, con un costo complessivo di 12.000 fiorini. L’altezza del traforo, privo di illuminazione è di 2,5 metri, mentre la larghezza è di 2 metri, tale per consentire il passaggio di due muli, caricati sul dorso e sui fianchi, per direzione di marcia.

Tale opera metteva in comunicazione il marchesato di Saluzzo, la Provenza ed il Delfinato, tramite i due comuni confinanti, Crissolo e Ristolas. Lo scopo di questa realizzazione era propedeutica all’incremento dei traffici commerciali transfrontalieri e per permettere un passaggio più agevole delle carovane mercantili che necessitavano di attraversare la barriera imposta dalle Alpi, creando in modo tale una valida alternativa al più pericoloso Colle delle Treversette, il cui difficoltoso attraversamento procurava non pochi danni alle spedizioni.

Inoltre il transito attraverso il traforo, realizzato ad una quota più bassa del valico, avrebbe incrementato anche i giorni utili per passaggi delle merci, principalmente vino, riso, canapa e olio di noce in uscita, stoffe pregiate, cavalli e soprattutto sale in importazione, poiché già con le prime nevicate il Colle delle Treversette diventa impraticabile.

Nei secoli, questo tunnel che, oltre alle merci ha svolto anche finalità politiche, ha subito diverse vicende, con chiusure e riaperture. Dal 1907, finanziato principalmente da Associazioni (CAI, Rotary e altre), si è provveduto a liberare, in più occasioni, gli accessi da frane e cadute massi, conseguenti alle copiose nevicate invernali.

Ardimentosi alpinisti, muniti di pile, si sono avventurati in quest’affascinate percorso, ricavandone particolari sensazioni. Il percorso non è agevole e richiede, oltre all’attrezzatura, una buona esperienza di marcia e si può effettuare nel periodo luglio – settembre, causa l’innevamento persistente. Lasciato Crissolo si raggiunge in auto il Pian del Re, ove è allestito un parcheggio a pagamento. La salita al tunnel copre un dislivello di 900 metri che si compie in circa 5 ore di cammino.

E’ stata una piacevole sorpresa leggere il comunicato del Parco del Po che precisa. ”si lavora su entrambi i lati, italiano e francese, grazie a un finanziamento della Regione Piemonte” e che,” nonostante la grande quantità di neve ancora presente, si ritiene che i lavori possano essere terminati entro ottobre”.

Forse, conclusi i lavori, confidando nella clemenza del tempo e con la massima prudenza, causa alcuni passaggi esposti, più di un attento lettore di CIVICO20NEWS, tenterà l’avventura inviandoci un puntuale resoconto?

Ce lo auguriamo.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 11/08/2014