Beppe il Matto e Gianni Rinco: riforma del lavoro capitolo 6°

Si conclude la disamina fra il serio ed il faceto

 Tutti parlano del tasso di disoccupazione come se fosse una cosa importante. E invece non lo sarebbe per niente.

Devi sapere che la tecnologia richiede sempre meno mano d’opera per cui ci saranno sempre più disoccupati, ma non è importante quanta mano d’opera impieghi per produrre un milione di pezzi.

Puoi impiegare mille persone oppure dieci, per produrre lo stesso quantitativo di pezzi. Importante è la produzione, in quanto è il prodotto che fa la ricchezza.

Per cui per ipotesi (ESAGERANDO) su mille persone impiegate in precedenza, grazie alla tecnologia avanzata che aumenta enormemente la produttività, dieci a turno vanno a lavorare e novecentonovanta si godono il tempo libero andando in palestra o a pescare o coltivando l’orto.

Purchè  LA RICCHEZZA PRODOTTA venga distribuita in modo EQUO.

Sembrerebbe il paese di bengodi. E questo sarebbe, se non ci fossero tutte le malversazioni e lo strapotere delle varie CASTE e delle VARIE LOBBY che arraffano tutte le ricchezze prodotte, lasciando la povera vecchietta, con la pensione sociale, che per arrivare a fine mese va a rovistare nei bidoni del’immondizia dei mercati rionali, in cerca di qualche scarto da mettere in pentola.

Hai capito, caro Gianni, come stanno le cose ? Ehi, Gianni, perche non rispondi?

Gianni----Scusami Beppe ma stavo dormendo di buon gusto; non ti offendere ma i tuoi discorsi mi fanno l’effetto di un sonnifero.  

BUONA  NOTTE !!!!!!!!!!!

DORMI, ITALIA.

                                                       

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 04/08/2014