Bestiario ornamentale torinese

Nei decori di case e monumenti di Torino si trovano molti animali, alcuni imprevedibili…

Mi sono laureato in Medicina Veterinaria nell’ormai lontano 1974 ma con gli animali vivi ho avuto sempre poco a che fare. Se si esclude l’anno trascorso nel periodo 1977/78 come sottotenente veterinario, direttore f.f. dell’infermeria quadrupedi della Scuola Veterinaria di Pinerolo, nella mia attività professionale più che animali vivi, ho visto carcasse, mezzene, tagli di carne fresca, frattaglie, prodotti di salumeria… e poi libri antichi e vecchi documenti.

 

In compenso ho sempre avuto una grande passione per i decori zoomorfi di case e monumenti di Torino: molti anni or sono mi chiesero di collaborare ad una rivista di cinofilia, con contributi di storia della veterinaria, e io vi pubblicai tra gli altri un articolo dedicato ai “Cani di pietra” di Torino.

 

Descrivevo il cane della statua di San Rocco, sulla facciata della chiesa omonima di via San Francesco d’Assisi n.1, le teste di cane che decorano e sostengono i balconi della casa di via Milano al n. 11, adiacente alla chiesa di San Domenico, e la testa di boxer che orna una casa di via San Francesco d’Assisi n. 44.

 

Molto più di recente, nell’estate del 2013, sulla pagina Facebook “Questa è Torino”, di cui al tempo era amministratore il giornalista Michele Albera, ho collaborato ad una galleria fotografica intitolata “Animali di pietra”.

Le bellissime fotografie erano realizzate dall’amico Manfredo Cicolin.

La Redazione di “Mole24”, il 27 maggio 2013, ha dedicato all’iniziativa l’articolo “Torino: gli animali di pietra”, dove si diceva che «L’obiettivo è quello di dare uno sguardo diverso sulla città della Mole, regalando scorci e immagini di animali, presenti come fregi o decorazioni, su numerose strutture architettoniche torinesi».

 

Qualcuno dei commentatori accennava al significato simbolico dei vari animali: ricordo un cortese lettore che mi chiedeva, in francese, di interpretare gli animali raffigurati per comprendere l’idea che aveva indotto alla loro creazione.

 

Ma questo lo fa, e molto meglio di me, l’amico Raffaele Palma ideatore del C.A.U.S. – Centro Arti Umoristiche e Satiriche, associazione culturale che da oltre trent’anni propone tour artistico-culturali in Torino e in Piemonte e vanta un calendario di ben 25 percorsi tematici, legati alla scoperta della simbologia nei decori architettonici e nei monumenti!

 

Nel 2014 la nostra collaborazione con “Questa è Torino” si è interrotta, molte foto non sono state pubblicate… Ho deciso di riprendere il discorso del bestiario ornamentale torinese su “Civico 20 News” e inizio con alcune foto, sempre realizzate da Manfredo Cicolin: varie versioni dei classici tori che simboleggiano Torino, uno collocato sulla base delle colonne metalliche che ornano la balconata di lungopò Armando Diaz ed un altro in compagnia di due api.

 

Due leoni reggono uno stemma con l’aquila sabauda al centro. Tori, leoni e aquile sono animali “nobili” ampiamente raffigurati. Assai meno usuale trovare un piccolo gregge di pecore, con relativa pastorella: possiamo vederli in corso Montevecchio n. 58. Non mancano animali fantastici, come i due draghi di ferro posti su un portone di via Po n. 43.

 

Le prossime foto mostreranno quanti animali, alcuni imprevedibili, si possono trovare nei decori zoomorfi di case e monumenti torinesi.


Foto di Manfredo Cicolin

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Articolo pubblicato il 02/08/2014