La fontana a lame d’acqua realizzata in occasione delle Olimpiadi 2006 e tanto osannata giace in evidente stato di abbandono e degrado che porta a riflettere sull’insostenibilità dei costi di manutenzione.

Già nel maggio del 2013 in Circoscrizione due, a firma del Consigliere Vincenzo Macrì (FdI - AN), era stata presentata  una interpellanza con la quale si chiedeva, fra l’altro, a quanto ammontava il costo sostenuto per la sua realizzazione, compresi gli oneri di progettazione, i costi e la frequenza delle manutenzioni.

"Ad oggi - denuncia Macrì - l’unica risposta è stata la garanzia che le pietre poste sul fondo sono state messe in sicurezza, scongiurandone l’uso improprio".

La situazione non è quindi sostanzialmente cambiata. Lo spettacolo offerto ai frequentatori non è dei più edificanti. Acqua stagnante e melma maleodorante sono evidenti segni dell’incuria e di disinteresse generalizzato.

"Insieme a Maurizio Marrone in consiglio comunale - insiste il Consigliere  - mi opporrò all’incauta politica molto attenta a spremere i cittadini con aumenti di tributi e tasse e perennemente assente per garantire servizi e vivibilità".

Macrì conferma altresì di pretendere risposte alla sua interpellanza e la tempestiva rimessa in funzione della fontana di Piazza d’Armi.

Il Consigliere fa anche cenno alla perticolare attenzione che produrrà, mirata alle speculazioni che, a dire suo, vengono messe in campo per sanare il dissestato bilancio:

"come sta avvenendo in questi giorni per la variante 295 area ex Combi".

Macrì chiude annunnuciando che insieme con il Consigliere comunale Maurizio Marrone chiederanno maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini quali le buche sulle strade e sui marciapiedi, il disservizio del trasporto pubblico, la carenza dei parcheggi, il degrado della periferie, le giungle delle aree verdi, l’inefficacia degli scarichi fognari e l’insicurezza stradale che ne sono il tangibile esempio.