Palestina: è strage

I dati forniti da Onu e Unicef mostrano i numeri del dramma nella Striscia di Gaza

 

Dall'inizio delle operazioni massicce il bilancio dei morti, dei feriti e degli sfollati in Palestina si è aggravato ulteriormente. Adesso il conto è drammaticamente vicino a quello del 2008/09, quando fu lanciato l'operazione Piombo Fuso. Se l'obbiettivo più colpito fino ad ora è quello della popolazione civile, si deve osservare come questo trand non sembri destinato a cambiare: le forze israeliane hanno colpito nei giorni scorsi un ospedale civile, con dei bombardamenti a tappeto che non sembrano discriminare popolazione in armi e non.

 

Come spesso succede nel mondo dell'informazione, si può rendere conto di una tragedia parlando anzitutto di numeri, non potendo raccontare per intero il dramma umano e sociale di un teatro di guerra.

 

Più di seicento sono i morti. Le varie voci si contraddicono: a parere di Israele 183 di questi sono soldati legati ad Hamas, versione smentita da diverse fonti giornalistiche ed umanitarie, che parlano di un numero molto minore di guerriglieri uccisi, a fronte di una percentuale assai maggiore di vittime civili.

 

3.700 sono i feriti. Su questo punto le fonti hanno all'incirca la stessa cifra. Tuttavia il dato sembra destinato ad aggravarsi: i colpi inferti alle strutture mediche della striscia fanno pensare ad un serio aggravamento del bilancio nel prossimo futuro, sia in termini di morti che di feriti.

 

Sfollati tra i 90.000 e i 135.000: il primo dato corrisponde al numero dei rifugiati che hanno trovato riparo nei campi profughi dell'ONU, il secondo al numero totale stimato dalle agenzie di stampa locale. Anche in questo caso la lancetta non si fermerà a breve: l'avanzata delle forze di terra in direzione dei campi di rifugiati potrebbe significare sia un flusso enorme di profughi verso i campi, sia la distruzione di questi stessi, con la conseguente emigrazione negli stati limitrofi.

 

Un ultimo dato, incontestabile viene dall'Unicef. A parere dell'organizzazione umanitaria, un sesto delle vittime, 121 per la precisione, sono bambini tra i cinque mesi e i 17 anni. Si aggiunga che la stima dei feriti tra i minori è di circa 900 unità.

 

Per quanto riguarda le perdite patite da Israele, le agenzie di stampa dello stato ebraico parlano di 27 morti, tutti militari.

 

Bernardo Basilici Menini

 

Credito fotografico: Guglielmo Grandinetti

 

 

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Articolo pubblicato il 22/07/2014