"Ignorati lavoratori aziende in crisi, artigianato e edilizia"
Il Consigliere regionale Maurizio Marrone

Lo sottolinea Maurizio Marrone, Consigliere regionale FDI-AN, in merito ai fondi europei

"L'opposizione costruttiva ma intransigente di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale non si fa aspettare e individua “a caldo” diverse e gravi criticità nel POR del centrosinistra, su cui presenterà altrettanti atti di indirizzo quando il dibattito si sposterà in Consiglio Regionale".

Lo annuncia Maurizio Marrone, Consigliere regionale di FDI-AN, che illustra:

"Il POR della Giunta Chiamparino, a proposito delle politiche per l'occupazione giovanile all'insegna della precarietà, appiattisce gli interventi contro la disoccupazione giovanile sui bassi standard del Youth Guarantee dell'UE, ovvero incentivi per tirocini, apprendistati e assunzioni senza però specificarne il regime: un enorme passo indietro dai tempi di “Diritto al futuro”, progetto che riconosceva ai datori di lavoro gli incentivi solo per contratti di lavoro a tempo indeterminato riservati ai giovani o stabilizzazione di contratti precari. Esigiamo che nei bandi sia “bandito” il precariato giovanile altrimenti la Regione regalerà ai giovani l'illusione del lavoro e non il lavoro vero".

Il Consigliere FDI-An aggiunge:

"Inoltre, per ciò che riguarda i lavoratori delle aziende in crisi, destina solo un misero 1,78% a bandi mirati a favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende) rispetto al 46% complessivo del FSE (400 milioni di euro circa) destinato alle politiche per l'occupazione: e' questo il peso politico attribuito dalla sinistra a quei lavoratori, in gran parte operai come quelli della De Tomaso o di altre imprese per cui la cassa integrazione in scadenza lascia solo punti interrogativi nel futuro? Chiamparino rispolveri il suo operaismo da vecchio comunista, glielo chiediamo noi da destra in nome di quei lavoratori".


Marrone vuole altresì evidenziare come si applichi il solito assistenzialismo giurassico con briciole contro le nuove povertà:

"Nell'asse riservato all'inclusione sociale e la lotta alla povertà il POR della Giunta Chiamparino destina al sostegno a persone in condizione di temporanea difficolta? economica un misero 3% del FSE rispetto al 10% riservato all'inclusione lavorativa di persone che per diversi motivi sono prese in carico dai servizi sociali, in particolare tossicodipendenti e detenuti: il lobbismo dell'assistenzialismo municipale trionfa rispetto alla vera emergenza del nostro tempo, ovvero le nuove povertà di un ceto medio scivolato nella miseria cui le Istituzioni finora non hanno saputo dare risposte".


Marrone va poi a toccare il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR:

"Come annunciato, la Giunta Chiamparino preferisce finanziare la grande industria, sostenendone la ricerca e l'innovazione con il 37,5% dell'intero FESR rispetto al 25% rimasto per promuovere la competitività delle piccole e medie imprese: ancora una volta la sinistra dimostra la tradizionale insensibilità nei confronti di quelle PMI e di quell'artigianato che costituiscono la vera ricchezza del territorio, già gravate da una pressione fiscale spropositata e gettate in balia della concorrenza globale, mentre il comparto industriale trova sempre maggiore ascolto: pretenderemo almeno che i bandi prevedano per gli industriali beneficiari specifici patti con il territorio per vincolare i finanziamenti ad un adeguato ritorno produttivo e occupazionale in Piemonte duraturo nel tempo: i furbetti sono avvisati!".


Infine Maurizio Marrone definisce nuovamente briciole i fondi destinati all'edilizia e allo sviluppo del territorio:

"Un misero 10% del FESR, tra le voci “Energia” e “Territorio”, e' destinato ad interventi di promozione dell'edilizia, limitati peraltro a ristrutturazioni in chiave ecosostenibile, nonostante il grido di dolore lanciato recentemente dal Collegio Costruttori sullo stato emergenziale di crisi dell'intero comparto.
Stesso discorso per lo sviluppo del patrimonio naturalistico e culturale del territorio, cui va un risicato 3,5% del FESR, meno di quanto riservato per la c.d. Assistenza tecnica, oltre 38 milioni di euro per un 4% del totale".

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 17/07/2014