Oggetto della contesa l'accordo stipulato con rappresentanze e organizzazioni sindacali peraltro approvato con il referendum del giugno scorso
La società Casino de la Vallée respinge giudicando tendenziosa l'interpretazione della SLC/CGIL sull’applicazione dell’accordo stipulato con le rappresentanze e le organizzazioni sindacali e approvato con referendum il 7 giugno 2014.
Nell’incontro dell’8 luglio 2014, con grande trasparenza e disponibilità, la società aveva offerto il quadro dell’applicazione dell’accordo nei suoi diversi aspetti: applicazione rigorosa della procedura di mobilità, identificazione del responsabile del marketing e della gestione dei clienti della casa da gioco, riduzione delle retribuzioni complessive dell’amministratore unico e dei dirigenti (che sarà confermata nei prossimi giorni con lettera del presidente del collegio sindacale), avvio dei programmi di riorganizzazione (su cui è in corso il previsto confronto con le rappresentanze interne dei lavoratori), riduzione dei costi operativi attraverso la rinegoziazione degli accordi con i fornitori, avvio dei piani di pensionamento anticipato.
Successivamente era stato poi comunicato e accettato dalle organizzazioni sindacali il rinvio a dopo l’approvazione del bilancio 2013 dell’approfondimento sull’andamento economico complessivo della società, di cui sono stati comunque offerti informalmente i dati sul fatturato, in incremento del 2,58% rispetto al primo semestre 2013, e i dati sul contenimento dei costi, pari a circa il 6% in meno nei primi cinque mesi del 2014.
"La società - si afferma in chiusura - non può che fermamente stigmatizzare il modo strumentale con cui viene interpretato e recepito da talune organizzazioni il confronto in essere, proprio in un momento in cui i nuovi progetti in corso, già annunciati, stanno passando alla fase operativa con possibili positive ricadute per i lavoratori".
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Articolo pubblicato il 11/07/2014