Ultima settimana per la mostra “Farfalle - dalla natura alla rappresentazione artistica nel ‘900”

La mostra proposta dalla Fondazione Arte Nova a Romano Canavese (Torino) chiuderà i battenti il 12 luglio

Chiuderà i battenti il 12 luglio la mostra “Farfalle - dalla natura alla rappresentazione artistica nel ‘900 proposta dalla Fondazione Arte Nova presso la sua sede di via Fiume, 15 a Romano Canavese (Torino), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, Floritalia Garden Club ed il Comune di Romano Canavese.

 

L’allestimento, inaugurato ad aprile, è stato visitato da un pubblico numerosissimo ed eterogeneo. Molte le famiglie, spesso anche con figli in età scolare, che sono arrivate da tutto il nord Italia per riscoprire il fascino colorato delle farfalle attraverso ingrandimenti fotografici ma, anche, il modo in cui l’arte, l’arredamento o la moda hanno interpretato questo elegante e variegato insetto.

 

La farfalla è stata proposta come soggetto protagonista dell’Art Nouveau, ma, anche, come elemento caratteristico di francobolli, pubblicità e soggetti d’arte. Grazie alla curatela di Elena Giacobino, Paola Gullino, Daniele Ormezzano e Luca Picciau, le varie sezioni della mostra sono state collegate con raffinatezza, e le oltre trecento farfalle esposte si sono ben integrate con la parte artistica.

Assolutamente eccezionale la collezione di bijoux, spille-farfalla, nel Novecento europeo ed americano con l’approfondimento storico di ogni spilla. Una collezione originale e unica, seppur realizzata con materiali non preziosi, rappresentativa della storia di tutto il '900.

 

Grazie al Museo del Cinema di Torino sono stati anche proposti due originalissimi documenti del periodo Liberty restaurati con i colori originali nel 2011: “La vita delle farfalle”, Torino 1911, con regia di Roberto Omegna, e “La peine du Talion”, Francia 1906, regista Gaston Velle.

 

Il progetto comprendeva anche tre fine settimana d’arte con conferenze presso le prestigiose sale di Palazzo Bellono e la possibilità di ammirare all’opera artigiani del rame, del legno e del ferro.

 

L’ultimo fine settimana d’arte, il 5 e 6 luglio, ha visto protagonisti, il professor Giuseppe Geda, Presidente dell’Ordine dei Chimici Piemonte e Valle d’ Aosta, e l’artigiano del ferro romanese Alberto Bessone.

 

Nella sua conferenza sulla chimica del colore, sabato 5, il prof. Geda ha affermato: «La chimica è una avventura lunga e molto bella che si intreccia con il colore in più occasioni. Non dimentichiamoci che i settori industriali e di ricerca che resistono, nonostante la crisi economica, continuano ad essere il mondo della moda e della cosmesi, cioè della bellezza. Con l’arrivo del primo colore ottenuto non dalla natura ma per via sintetica, nel 1856, questi settori hanno ricevuto un ulteriore impulso. Basti pensare che tale scoperta, che diede vita a un colore rosato-violetto, detto malva, derivato dall’anilina, scatenò nel Regno Unito una vera moda, tanto da indurre la regina stessa a vestire con abiti di tale sfumatura.

 

Sin dall’antico Egitto, i chimici hanno cercato di copiare la natura, e le farfalle in particolare, per catturare sfumature e soluzioni sempre nuove. Sia per gli alchimisti di secoli addietro sia per i moderni ricercatori, questo lepidottero ha mantenuto intatto il suo fascino. Non immuni dal fascino del colore sono stati anche pittori come Chagall o Picasso e persino il grande Domenico Modugno conquistò il mondo con la sua canzone Nel Blu Dipinto di Blu dopo essere stato rapito dalla magia del colore. Oggi la chimica, le ricerche fisiche ed informatiche, i colori sintetici ci aiutano ad avvicinarci alle tonalità cangianti e ad una incredibile varietà di sfumature, ma le farfalle restano le regine incontrastate di questo regno e ne custodiscono ancora molti segreti che la scienza cerca di svelare e di imitare».

 

Domenica 6 luglio, ad accogliere i visitatori era, invece, l’artigiano romanese Alberto Bessone, titolare della bottega artigiana “Fucine d’arte”, che ha creato, con il ferro battuto, alcuni eleganti e raffinati manufatti sotto gli occhi rapiti dei visitatori dando vita a delicati fiori, pettini e piccoli oggetti d’arredo ispirandosi allo stile Liberty.

 

L’allestimento è visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 15 alle 19.

Per informazioni telefonare al numero 0125-711 298. sito internet www.fondazioneartenova.org

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Articolo pubblicato il 11/07/2014