Lettera aperta del Consigliere Ernesto Ausilio (LiberalPd) per riflettere sul futuro del decentramento

Il noto politico riflette apertamente sul futuro delle Circoscrizioni del Comune di Torino

 

   
     
   
 
     
   
   
     

 

 

Questa la lettera aperta del Coordinatore Cittadino del LiberalPD Ernesto Ausilio rivolta ai media in materia di decentramento e ventilati tagli alle Circoscrizioni del Capoluogo Piemontese:

"Certo, parlare di decentramento in maniera serena, ora, appare quanto mai un'impresa, specialmente quando il tutto viene gestito e presentato in maniera a dir poco confusa dal punto di vista politico.

Premesso che il Comune di Torino ha individuato con la realizzazione delle Circoscrizioni un organismo di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base e detto che il perseguimento del decentramento è sancito dalla Costituzione, dallo Statuto della Regione Piemonte e anche dallo Statuto del nostro Comune, ( almeno stando a quanto ci riporta l'art. 1 del regolamento del Decentramento ). Premesso questo “piccolo dettaglio “, direi che la notizia di oggi che prevede con la presentazione del bilancio tecnico, un ulteriore taglio ai budget già in sofferenza delle dieci Circoscrizioni non venga vissuta in maniera propriamente entusiastica dai Cittadini e da tutti coloro i quali nel Decentramento hanno sempre creduto.

Penso di essere facile profeta, se dico che non credo servirà a molto il balletto che vedremo nei prossimi giorni, con i presidenti delle dieci Circoscrizioni da una parte e l' Assessore dall'altra

per ottenere uno sconticino sui tagli e ricominciare come se nulla fosse successo.

Se dovessimo decidere di abolire le Circoscrizioni e dirci che con il decentramento abbiamo scherzato, certo, lo possiamo fare, ma deve essere un chiaro e preciso ragionamento politico, non un mero esercizio contabile che con la Politica non ha nulla a che vedere.

In questo momento, in cui ci si avvia verso la Città metropolitana, portare un discorso di tagli lineari sul decentramento non mi pare particolarmente appropriato e opportuno. Lo dico proprio perchè se si sceglie come obiettivo quello di mantenere il più possibile invariati i servizi ai Cittadini con sempre meno risorse disponibili occorre sforzarsi di pensare a nuovi modelli organizzativi .

Concludo dicendo che a volte non sempre la strada che sembra più corta e praticabile ci porta al risultato atteso e voluto. Gli sprechi e i costi della politica non sono certo nei bilanci Circoscrizionali, forse è possibile per esempio ridurre la spesa anche attraverso una radicale revisione dei contratti di servizio.

Spero francamente come appartenente e dirigente del PD che questo segnale politico non venga ripetuto nel rispetto di chi il decentramento lo ha vissuto come una conquista e non come una zavorra da cui liberarsi".

 

                                                                                         Maurizio Scandurra

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/07/2014