Raduno a Briançon di gruppi folkloristici delle montagne francesi e italiane

Significativa la partecipazione di associazioni di Viù (Torino): il gruppo folk “Li Magnà ‘d Viù” e la “Coralità Viucese”

A Briançon, domenica 29 giugno si è svolto un raduno di gruppi folkloristici delle montagne francesi e italiane, in occasione della celebrazione dei quarant’anni di attività del locale Centro Culturale “Lou Païs Briançounes”.

 

I componenti dell’associazione, animata da Emile Gauthier, Presidente e fervente difensore  della lingua locale, sono fieri del loro passato e appaiono determinati a mantenere le tradizioni locali, con l’attività svolta per conservare e trasmettere l’identità culturale brianzonese.

 

Il Centro Culturale “Lou Païs Briançounes” contribuisce anche a mantenere i legami storici fra le valli francesi e italiane dei cinque Escartons che, in un lontano passato che va dal 1343 fino ai primi anni del Settecento quando furono aboliti dal trattato di Utrecht, raggrupparono 51 comunità, ripartite fra gli Escarton del Briançonnais, del Queyras, di Oulx, della Val Chisone e di Casteldelfino.  

 

Ecco perché alla celebrazione dei quarant’anni di attività del Centro Culturale presieduto da Emile Gauthier, oltre ai numerosi gruppi folkloristici francesi, ha partecipato una significativa rappresentanza di gruppi provenienti dalla Provincia di Torino: “La Aouto Doueïro d’Oulx”, gli “Spadonari” di Fenestrelle, “La Meïro” di Luserna San Giovanni, “Li Magnà ‘d Viù”, Il Gruppo di Chianocco, “La Teto Aut” di Roure.

 

Ha partecipato anche la “Coralità Viucese” di Viù (Torino), diretta da Vittorio Guerci che ha cantato nel corso della S. Messa, celebrata alle ore 11, nella Collegiata di Briançon.

 

I gruppi folkloristici francesi erano La Taiole de Tallard, Lou Revioure de Baratier, Les Fileuses d’Oraison, Les Caralines - Villeneuve la Salle, La Vallée d’Or de Valloire, Lou Païs Briançounes.

 

Sono così confluiti a Briançon, nella cittadella Vauban, più di duecento componenti dei vari gruppi, desiderosi di esibire le loro danze, i loro variopinti costumi, i loro canti durante la sfilata per le suggestive stradine della cittadella e in uno spettacolo di piazza pomeridiano, presso il Jardin Chanoine Motte.

 

Il maltempo ha purtroppo scombussolato il simpatico programma e l’esibizione pomeridiana dei gruppi folkloristici non si è svolta, come previsto, nel Jardin Chanoine Motte ma al chiuso: questo fatto ha fortemente limitato il concorso di pubblico.

 

Fin qui ho parlato come cronista ma, come viucese d’adozione, a questo punto posso dire di avere assistito con grande soddisfazione alla significativa partecipazione di due associazioni di Viù: il gruppo folk “Li Magnà ‘d Viù” e la “Coralità Viucese”.

 

I canti della “Coralità Viucese” che hanno accompagnato la Messa nella Collegiata di Briançon sono stati veramente suggestivi e alcuni, almeno per me, commoventi. Peccato che l’organizzazione certo non inappuntabile del locale parroco, non abbia consentito lo svolgimento del concerto della “Coralità Viucese” previsto prima della celebrazione eucaristica.

 

Nello spettacolo pomeridiano, il gruppo folk “Li Magnà ‘d Viù”, diretto con grande pazienza (e a tratti con fermezza!) da Stefania Nitelli, si è esibito fra gruppi tutti formati da adulti, destando nel pubblico grande simpatia e frequenti applausi: particolare successo è stato riscosso dalle coppie dei ballerini più piccoli.

 

A questa esibizione coreutica si è unito il coro di voci bianche, organizzato da Vittorio Guerci, che ha eseguito alcune classiche canzoni di montagna, tra cui “Sul cappello” e “Quel mazzolin di fiori”. Anche il coro dei bambini di Viù ha ottenuto grandi consensi.


Questi bambini oggi riscuotono un meritato successo per l’impegno che, con l’aiuto degli istruttori e delle famiglie, profondono in attività folcloriche e mi auguro che da adulti non dimentichino le tradizioni di Viù.

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Articolo pubblicato il 02/07/2014