3a puntata: le cose
Ci succede una cosa che non ci piace, la vediamo una cosa negativa che non possiamo accettare perché è brutta, e non possiamo neanche eliminarla. Come fare per poterla almeno accettare?
Se prendiamo un oggetto e lo mettiamo in posizione che possiamo girarci intorno a 360° e ogni 10° gradi scattiamo una foto vengono 36 fotografie ognuna diversa dalle altre. Ce’ sempre una che ci piace più delle altre, Ebbene salviamo quella, e cancelliamo tutte le altre. Abbiamo ottenuto la foto che ci piace di più, e che non avremmo potuto sapere che ci piaceva di più, perché non c’era il confronto con le altre 35 foto: quindi se avessimo scattato una sola foto, poteva piacerci o non piacerci, senza termini di paragone. Quindi e l’angolo visivo che permette di vedere le foto una diversa d’altra,e scegliere la più bella.
L’angolo visivo è anche un punto di vista. Se prendiamo la cosa che non ci piace, che è brutta e che non riusciamo ad accettare, se le giriamo intorno a 360° guardandola da punti di vista diversi, ci accorgiamo che per ogni punto di vista i valori delle cose cambiano, ci sono dei punti di vista in cui le cose che prima vedevamo negative, assumono significati positivi, o quantomeno accettabili.
Prendiamo ad esempio il caso Berlusconi. Un Berlusconi finanziariamente e politicamente potente, più volte Presidente del Consiglio condannato e scacciato dal senato. Un fatto per lui doloroso e negativo (secondo i punti vista) può diventare un fatto positivo, in quanto, per milioni di italiani, è un martire dei giudici politicizzati, e perciò un perseguitato politico, e per questo lo voteranno. Era politicamente morto, con queste condanne lo hanno resuscitato, al punto che se andassimo al voto oggi (i sondaggi lo danno vincente) probabilmente vincerebbe le elezioni: Ecco come un fatto negativo, cambiando il punto di vista diventa positivo.
Quindi tornando alla cosa negativa brutta e inaccettabile, se la guardiamo da punti di vista diversi la troveremo, positiva, o quantomeno accettabile. Non abbiamo fatto altro che usare la teoria del cerchio. Non è difficile: basta allenare un po’ il cervello, poi viene tutto in automatico.
Questo è il pensiero di Beppe il Matto.
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Articolo pubblicato il 01/07/2014