Alluminio e scie chimiche secondo il neurologo americano

Nanoalluminio, effetti neurodegenerativi e sullo sviluppo neurale

Venerdì 20 giugno 2014, il cielo su Torino è terso a 360°, tranne una parte verso Nord, solcata a pettine. Perché? Altri aerei volano altrove, minime scie dietro loro. Una foto è fermare l'attimo. È cronaca.

Il dibattito sulle scie chimiche è sempre vivo, sovente legato all'ipotesi di dominio e manipolazione del clima, ma anche a opinioni rivolte al controllo dei luoghi e delle menti tramite onde magnetiche a bassa frequenza; teorie di complotti, denunce, dispute, parziali ammissioni seguite da smentite ufficiali.

Allo scopo di fornire materiale rivolto all'interesse di chi è liberamente in grado di valutare, dopo averlo tratto dal mio archivio, riporto il seguente documento:

 

di Russell L. Blaylock.

 

Internet è pieno di storie di "scie chimiche" e di geoingegneria per combattere il "riscalamento globale" e fino a poco fa ho preso queste storie con distacco.

Uno dei motivi principali del mio scetticismo era che raramente avevo visto ciò che stavano descrivendo, ma nel corso degli ultimi anni ho notato un gran numero di questi tracciati e devo ammettere che non sono fedeli alla forma nelle scie che vedevo nei cieli in cui sono cresciuto. Sono più ampie, disposte in uno schema netto e lentamente evolvono in nuvole artificiali. Particolarmente allarmante è che ora ce ne sono a dozzine così che ogni giorno ricoprono i cieli.

 

La mia preoccupazione principale è che sono emerse prove su stabili irrorazioni di composti d’alluminio di dimensioni nanometriche.

È stato dimostrato nella letteratura scientifica e medica che particelle di dimensioni nanometriche sono infinitamente più reattive a indurre un'intensa infiammazione in un certo numero di tessuti. Di particolare interesse è l'effetto di queste particelle sul cervello e il midollo spinale.

 

Una lista crescente di malattie neurodegenerative, tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (SLA), è fortemente correlata all'esposizione all'alluminio ambientale.

Le nanoparticelle di alluminio non solo sono infinitamente più infiammatorie, ma possono anche facilmente penetrare nel cervello in vari modi, compresi il sangue e i nervi olfattivi nel naso.

Studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti neuronali olfattive, che collegano direttamente la zona del cervello e che non solo sono le più colpite dalla malattia di Alzheimer, ma anche le prime ad essere colpite nel corso della malattia. Hanno anche il livello più alto di alluminio nel cervello, in casi di Alzheimer.

 

La via intranasale di esposizione rende particolarmente pericolose le irrorazioni di enormi quantità di nanoalluminio nei cieli, dato che viene inalato da persone di tutte le età, compresi i neonati ed i bambini piccoli per molte ore.

Sappiamo che le persone anziane hanno la maggiore reazione a questo alluminio "nato dal cielo".

A causa della dimensione nanometrica delle particelle di alluminio utilizzate, i sistemi di filtraggio delle case non rimuovono l'alluminio, prolungando così l'esposizione, anche in ambienti chiusi.

 

Inoltre, questa disseminazione saturerà il terreno, l'acqua e la vegetazione con alti livelli di alluminio. Normalmente, l'alluminio è scarsamente assorbito dal tratto gastrointestinale, ma il nanoalluminio viene assorbito in quantità molto più elevate. E' stato dimostrato che questo alluminio assorbito viene distribuito a un numero di organi e tessuti che comprendono cervello e midollo spinale.

L'inalazione di questo nanoalluminio sospeso nell'ambiente produrrà anche reazioni infiammatorie nei polmoni che sono un rischio notevole per i bambini e adulti con asma e malattie polmonari.

 

Io prego coloro che stanno spargendo queste sostanze comprendano appieno che stanno distruggendo la vita e la salute anche delle loro famiglie. Questo vale anche per i nostri funzionari politici. Una volta che piante, suolo e falde saranno fortemente contaminati, non ci sarà modo per invertire il danno fatto.

 

Provvedimenti devono essere presi per evitare un disastro alla salute di grandi proporzioni, se questo progetto non è fermato subito. Altrimenti vedremo un aumento intenso di malattie neurodegenerative negli adulti e negli anziani, così come dei disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini. Stiamo già assistendo a un tragico aumento dei disturbi neurologici e ai giovani, come mai prima.

 

Some references

 

1.Win-Shwe T-T, Fujimaki H. Nanoparticles and Neurotoxicity. In J Mol Sci 2011;12:6267-6280.

2.Krewski D et al. Human health rRevell PA. The biological effects of nanoparticles. Risk assessment for aluminum, aluminum oxide, and aluminum hydroxide. J Toxicol Environ Health B Crit Rev 2007;10(suppl 1): 1-269.

3.Blaylock RL. Aluminum induced immunoexcitotoxicity in neurodevelopmental and neurodegenerative disorders. Curr Inorg Chem 2012;2:46-53.

4.Tomljenovic L. Aluminum and Alzheimer’s disease: after a century, is their a plausible link. J Alzheimer’s Disease 2011;23:567-598.

5.Perl DP, Good PF. Aluminum, Alzheimer’s Disease, and the olfactory system. Ann NY Acad Sci 1991;640:8-13.

6.Shaw CA, Petrik MS. Aluminum hydroxide injections lead to motor deficits and motor neuron degeneration. J Inorg Biochem 2009;103:1555-1562.

7.Braydich-Stolie LK et al. Nanosized aluminum altered immune function. ACS Nano 2010:4:3661-3670.

8.Li XB et al. Glia activation induced by peripheral administration of aluminum oxide nanoparticles in rat brains. Nanomedicine 2009;5:473-479.

9.Exley C, house E. Aluminum in the human brain. Monatsh Chem 2011;142:357-363.

 

Russell L. Blaylock, M.D.

Visiting Professor Biology

Belhaven University

Theoretical Neurosciences Research, LLC

 

Questa traduzione vuol solo fornire una linea di pensiero a chi ha intenzione d’approfondire. Non si può però evitare di rilevare che le teorie sull’esistenza d’una fonte elettromagnetica in grado di interferire con le onde cerebrali, sono molte e sempre più delineate.

Come sempre, la verità è sfuggente. Le scie ci sono, il clima d’una volta, non più, ma l'unica "materia" che sembra interessare alla gente, ora è il "calcio".

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Articolo pubblicato il 23/06/2014