SOCIETA’ E SCIENZA DI FRONTE ALL’ALLARME DEMENZA

AGeSPI e REGIONE PIEMONTE hanno promosso una giornata di studio e riflessione

Il 20 giugno si è svolto presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, il Convegno dal titolo “Società e scienza di fronte all’allarme demenza”.

E’ stata una giornata di studio, approfondimento, riflessione sociale e scientifica in risposta a un tema di grande rilevanza epidemiologica e di sicuro impatto, che ha coinvolto tutti gli attori che operano nell’ambito dell’assistenza e cura della persona fragile.

La giornata è stata aperta dal saluto inviato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, impossibilitata a partecipare e dal benvenuto del neo Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta.

L’incontro ha voluto offrire una panoramica di quanto si sta facendo per promuovere l’accettazione sociale e culturale della demenza, per rispondere al meglio alle richieste di cura e assistenza di chi è affetto da questa patologia e dare supporto ai loro famigliari, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di entrambi.

Secondo l’OMS, i nuovi casi di demenza sono circa 7 milioni e 700 mila ogni anno, ossia un nuovo caso ogni 4 secondi in qualche parte del mondo.

I dati di letteratura concordano nel ritenere che la demenza non sia uno stadio ordinario dell’invecchiamento, anche se l’aumento dell’età media è il principale predittore di tale condizione.

Per quanto riguarda la Regione Piemonte, si rileva che gli ultra65enni sono il 22,7% della popolazione, contro una media nazionale del 20%. Complessivamente, gli ultra65enni nella regione sono più di 1 milione.

Si pone perciò una sfida drammatica per le famiglie, le comunità e per tutti i servizi sanitari regionali e nazionali: come illustrato dall’intervento del Direttore alle Politiche Sociali e per la famiglia della Regione Piemonte, Raffaella Vitale, è necessario l’avvio di un piano regionale e nazionale sulle demenze.

La demenza, per la sua rilevanza epidemiologica e per il suo devastante impatto sulla persona e la famiglia, è un grande richiamo alla responsabilità di tutti, in quanto singoli o in quanto comunità politica, scientifica e intellettuale, per impegnarsi, anticipare e correggere le desolanti circostanze nelle quali tanti pazienti, spesso anziani e vulnerabili e i loro congiunti si ritrovano.

La riflessione sulla quale l’intero convegno si è concentrato, introdotta da Teresa di Fiandra, Direzione Generale della Prevenzione - Ministero della Salute e rivolta alle Istituzioni e agli operatori del settore presenti, ha voluto analizzare il piano nazionale e i piani regionali sulle demenze, i fattori di rischio e di prevenzione,(Lorenzo Lopiano) la diagnosi precoce (Alessandro Bonansea), i disturbi comportamentali (Paola Rocca), le cure di fine vita della persona demente (Paolo Merlo).

Ha concluso la giornata una tavola rotonda dal titolo:” Promuovere la cittadinanza culturale della demenza”, moderata da Antonio Monteleone, Presidente Agespi Lombardia.

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Articolo pubblicato il 22/06/2014