Sabato 14 giugno si è svolta al ristorante “La Tettoia” a Bienca di Chiaverano, la presentazione del numero 1 di quest’anno (5° dalla nascita, tre anni fa) de «l’Escalina», rivista semestrale di cultura letteraria, storica, artistica e scientifica, dell’associazione culturale «I Luoghi e la Storia di Ivrea», presieduta da Fabrizio Dassano e finanziata dall’editore Davide Bolognino di Ivrea.

Dopo la presentazione formale degli articoli pubblicati e dei rispettivi autori presenti, si è proceduto a presentare la novità del 2014: nella collana de «I Quaderni de “l’Escalina”», è apparsa la riedizione della Storia della Pellagra nel Canavese, del medico mazzediese Giovanni Antonio Boerio (1747-1803) trascritta sulla base delle due sole copie note esistenti e conservate una alla Biblioteca Civica di Ivrea «C. Nigra» e l’altra alla Biblioteca Reale di Torino.

Presente anche il dottor Franco Lupano, medico di famiglia a Trofarello, che insieme alla redazione ha curato il commento specialistico su quella che fu definita la “malattia dei poveri” presentando la figura del Boerio agli interessati convenuti.

Il libro, primo in Piemonte e tra i primissimi in Italia, fu pubblicato postumo nel 1811 dal nipote Paolo Boerio, voluto dall’amministrazione francese napoleonica dell’allora Département de la Doire, nella persona del generale e storiografo Auguste Jubé de La Perelle.

Ricco di contenuti il nuovo numero de «L’Escalina» che ha ospitato e pubblicato gli atti del piccolo convegno «Per i 100 anni della nascita di Giovanni Getto», tenutosi al Liceo «Carlo Botta» di Ivrea lo scorso 15 novembre, con gli interventi della preside, professoressa Lucia Mongiano, della professoressa Maria Luisa Doglio, del vescovo di Ivrea, s.e. Edoardo Aldo Cerrato C. O. e del magistrato, professor Rodolfo Venditti.

Nella sezione dei “Saggi” questo numero contiene differenti contributi: quello del torinese Carlo A. M. Burdet con la biografia di Giuseppe Gaja, giornalista e giramondo torinese, personaggio originale vissuto tra il 1866 e il 1921; il contributo di Natalia Andrea Gallo, professoressa argentina di origini piemontesi,  con Paesaggi piemontesi nella letteratura argentina, basati sui profondi legami culturali che legano il Piemonte con l’Argentina per via della grande emigrazione avvenuta tra il 1876 e il 1925.

La professoressa Cristina Zaccanti prosegue la sua indagine a tutto campo sulla figura di Gino Pistoni con una rassegna di inediti e commemorazioni del periodo della fanciullezza e dell’adolescenza tra letterine, disegni e pagelle che costituiscono un interessante fondo iconografico ospitato dalla rivista.

Fabrizio Dassano si è occupato in questo numero di “disastrologia” militare analizzando tutte le sciagure aeree avvenute sulle Alpi, dal Mar Ligure alla Svizzera, dall’avvento del volo all’immediato secondo dopoguerra. Nelle ricerche sull’aereo britannico caduto nel 1944, nei pressi di Ivrea, ha identificato per la prima volta una vittima illustre: Rudolf Hrubec, progettista dell’assassinio della ss-Reinhard Heydrich, noto come il “boia di Praga”.

Il preside dell’istituto «C. Ubertini» di Caluso, professor Doriano Felletti, ha pubblicato un capitolo della storia del volo, dedicandosi al resoconto delle giornate italiane di Leon Délagrange a Roma, Milano e Torino con la peculiarità che in quest’ultimo luogo avvenne, nella storia, il primo volo di una donna e di un italiano.

Nella sezione delle “Note”, il dottor Livio Alpe si è occupato del vicariato imperiale dei Savoia, analizzando le linee storiografiche del compianto professor Giovanni Tabacco dell’Università di Torino, mentre il torinese musicologo e scrittore Attilio Piovano si è occupato della figura della musicista Germaine Tailleferre.

Le recensioni sono state scritte da Giuseppe Goria e Adele Rovereto e le segnalazioni dei volumi ricevuti sono state curate dalla redazione.