RENZI, COSA STAI COMBINANDO?

Liberiamo i delinquenti e tagliamo le forze dell’Ordine

Sono ormai trascorsi oltre cento giorni dal varo del governo Renzi. Sono seguiti molti proclami che, per espressività ed immaginazione, parevano misure già realizzate, tant’è vero che i recenti risultati delle Elezioni Europee, lo hanno premiato.

Gli unici provvedimenti arrivati invece con puntualità, sono rappresentati dall’aumento della pressione fiscale e dalla contrazione dei servizi al cittadino, erogati da Regioni e Comuni che a loro volta, lamentando la riduzione pesante dei trasferimenti statali, inaspriscono la fiscalità di loro competenza. Renzi si è, tra gli altri temi, impegnato al contenimento della spesa pubblica improduttiva. S’é sbandierata l’immediata e consistente riduzione del parco macchine, ma, a conti fatti i risultati sono risibili e assai limitati.

Anche le bizzarrie della Presidente della Camera dei Deputati in tema di scorte e organico sovrabbondante dell’Ufficio Stampa, sono sopravvissute, senza alcuna limatura.

Un inizio però c’è stato, ma non certo nella direzione voluta dai cittadini.

Si sono programmati i tagli alle forze dell’ordine e contestualmente si stanno liberando diecimila spacciatori più altri detenuti in carcere per reati minori.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, prendendo atto della bocciatura della Legge Fini Giovanardi sulla droga e del decreto Renzi che ha reintrodotto la differenza tra droghe pesanti e droghe leggere, ha depenalizzato, di fatto il consumo e lo spaccio per la seconda categoria. Così il governo Renzi, invece di costruire carceri più moderne, per adeguarci alla normativa europea, sui diritti dell’uomo, rimpatriare le migliaia di immigrati condannati e ivi ospitati, accelerare con provvedimenti mirati ed efficaci il corso della Giustizia, manda in libertà migliaia di detenuti che di professione fanno i delinquenti.

Così, a cuor leggero, o magari profferendo una delle sue battutacce ironiche, il nostro Presidente del Consiglio non si rende conto di quanto sia grave e quali responsabilità si accolli nel ridurre drasticamente l’organico delle diverse forze dell’ordine, in un momento come questo, con la criminalità ed i disordini sociali in aumento e con l’invasione di immigrati illegali ogni giorno in costante aumento, che sfuggono alla sorveglianza e si sparpagliano in ogni dove per divenire prede della criminalità organizzata.

Con la spending review i carabinieri che annoverano una pianta organica di 118.000 addetti, ma che in effetti oggi sono solamente 105.400, dovranno ridursi a 95.000 nel 2016. La polizia su una pianta organica di 110.000 operatori conta oggi solamente 95.000 unità che scenderanno a 87.000. La Guardia di  Finanza da una forza operativa di 60.500 vedrà ridursi gli effettivi a 56.000. E’ inoltre previsto il blocco del turnover per i pensionamenti e per due poliziotti o carabinieri che vanno in congedo, ne sarà assunto uno solo.

Oltre agli organici, anche l’operatività dei corpi di sicurezza, ne risentirà e non poco. C’è stato un taglio del 44% per i fondi destinati all’acquisto della benzina per le volanti. Poi periodicamente scoppia il disagio degli addetti per la mancata distribuzione delle divise e la storia si ripete come ad ogni inizio di stagione. Forse Renzi non si rende conto che al comparto sicurezza non s’addicono frasi fatte, perché c’è in ballo la vita e l’incolumità delle popolazioni più deboli.

Persino il capo della Polizia, Alessandro Pansa, sconcertato ammetteva che oggi non si è in grado di accrescere la sicurezza in nessuna parte del territorio.

E’ questo il governo ideale cui va il tributo popolare quasi plebiscitario? Cosa significa privare i cittadini del diritto alla sicurezza? Ci sono materie sulle quali il cittadino dovrebbe riflettere con la massima serietà.

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Articolo pubblicato il 17/06/2014