Jazz Vision: rassegna itinerante tra il cuneese e il torinese: da Revello a Ostana, passando per Saluzzo, Bagnolo Piemonte e Pinerolo

Definito il programma dell'edizione del festival itinerante Jazz Visions che parte il prossimo 19 luglio da Revello (Cuneo)

Tanti, nella storia, hanno tentato invano di individuare una definizione che potesse in qualche maniera legare il jazz a qualcosa che l'intelletto potesse addomesticare, inserendolo in quelle caselle dei generi musicali tanto care a chi non può viaggiare con la fantasia, ma è stato tutto inutile: il jazz è improvvisazione, rivolta delle emozioni contro la repressione, una forma d'arte piena di sfumature che non conosce limiti, confini e definizioni. E' sincretismo: non si sa dove inizia né dove finisce. Bill Evans era convinto che il jazz non si potesse spiegare a qualcuno senza perderne l'esperienza, senza vederselo scivolare via dalle mani, perché il jazz dev'essere vissuto, non sente le parole. E le parole sono fanciulli della ragione, non potrebbero spiegarlo né tradurre il suo feeling, perché non ne sono parte. E' proprio così: il jazz non è un teorema intellettuale... è feeling. E' questo è uno dei motivi per i quali la rassegna di musica e arti visive Jazz Visions è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono farsi trascinare in un viaggio fatto di note, immagini, “visioni”, colori, arte.

Il festival, organizzato dal Cenacolo Studi “Michele Ginotta” sotto la direzione artistica di Luigi Martinale, ospita ogni anno artisti di fama internazionale, distinguendosi per la qualità ed il prestigio dell'offerta musicale, sempre elevatissima. Ma non c'è solo grande musica al Jazz Visions: ogni appuntamento è preparato con la massima dedizione per soddisfare tutti i sensi; e allora via ai colori, alla pittura, alla fotografia e alle multi visioni. Ad accompagnare con le sue mostre ogni concerto della rassegna di questa edizione sarà il ceramista e scultore cuneese Michelangelo Tallone, che presenterà le sue forme d'arte in spazi appositamente allestiti nelle location che ospiteranno il festival. E poi ci sono i team  “Click&Jazz”, e “Click&Jazz Junior” (novità di quest'anno, rivolta a giovani curiosi del mezzo fotografico) che si occuperanno delle riprese fotografiche del concerto:i migliori scatti saranno successivamente visionabili da tutti sul sito della rassegna www.jazzvisions.it e anche su Facebook alla pagina JazzVisions.

 

Ma veniamo al ricco programma di questa edizione del Jazz Visions: la rassegna prende il via sabato 19 luglio alle ore 21.30 alle Officine Giletta di via de Gaperi, 1 di Revello (Cuneo), con la presenza della vocalist afroamericana Adrienne West che presenta un tributo a Nat King Cole. Ancora una volta  Jazz Visions fa tappa nell'ambiente assolutamente unico delle Officine Giletta, trasformate per l'occasione, con lungimiranza visionaria, in sala da concerto. Nathaniel Cole, detto “King”,  per via della sua voce unica e del virtuosismo pianistico, resta ancor oggi, ad oltre 40 anni dalla morte, un punto di riferimento nel patrimonio musicale internazionale.  Ha influenzato generazioni di cantanti e strumentisti a partire da George Benson, Ahmad Jamal, Oscar Peterson, fino ad artisti contemporanei quali Diana Krall, Jamie Cullum e Norah Jones. Da oltre vent’anni la vocalist afroamericana  Adrienne West presenta  sui palcoscenici di tutto il mondo uno spettacolo che rappresenta un vero e proprio Tributo all’arte del “Re” Cole, non solo omaggiando la sua musica, ma illustrando i vari momenti culminanti della carriera di questo grande artista, uno show che conquista sia l’ascoltatore più attento sia il neofita che per la prima volta si accosta al jazz. Di assoluto rilievo gli accompagnatori di Adrienne West: Andrea Pozza al pianoforte, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Alessio Menconi alla chitarra.

L'appuntamento è a ingresso libero.

 

Il secondo appuntamento della rassegna è ospitato, domenica 17 agosto alle ore 18, dal “Bosco Incantato” di Ostana (Cuneo), in frazione Marchetti, 17. Si esibisce il gruppo “Perico Sambeat Italian Quartet”, con Perico Sambeat al sax contralto, uno dei più acclamati jazzisti spagnoli, Daniele Gorgone al pianoforte, Massimiliano Rolff al contrabbasso e Carlo Battisti alla batteria.

 

Jazz Visions si sposta, per questa occasione, in un luogo di grande suggestione naturalistica, nel fitto di un bosco a 1200 metri di quota. Sul palco salirà il Perico Sambeat Italian Quartet, la nuova formazione del celebre sassofonista iberico. Compositore e sassofonista energico e raffinato, Sambeat da' vita, insieme all'affiatata ritmica italiana di Daniele Gorgone, Massimiliano Rolff e Carlo Battisti, ad un evento musicale che affonda le sue radici nel vero jazz di New York, riuscendo al contempo a sorvolare con straordinaria intensità anche territori contrassegnati da forti impronte latino-americane, hip-hop ed eurojazz.  In repertorio i brani del loro nuovo cd "Mira Qui Parla", pubblicato da BlueArt Records, molti dei quali a firma dello stesso Sambeat, dove ritmi e forme complesse si susseguono con straordinaria eleganza in un filo diretto con il pubblico.

L'ingresso per questo spettacolo è a pagamento: 8 euro biglietto intero e 5 euro ridotto.

 

Ancora un salto di un mese, e il terzo appuntamento della rassegna si ripresenta dopo l'estate, sabato 27 settembre al Teatro Politeama di Saluzzo (Cuneo) in via Palazzo di Città, 15 alle ore 21.15. Sul palco, la “Daniele Di Bonaventura Band'Union”, composta da Daniele Di Bonaventura al bandoneòn, Marcello Peghin, alla chitarra a 10 corde,  Felice Del Gaudio al contrabbasso e Alfredo Laviano alle percussioni.

 

Definire la musica è cosa non facile, se non sterile, soprattutto quando essa è il risultato di influssi lontani nel tempo e nello spazio. Daniele Di Bonaventura ha scelto il bandoneòn come mezzo per esprimersi, e già questo ci lascia immaginare passi di tango e nebbie del Rio de la Plata: ma il suo interesse non si esaurisce qui. Compositore e arrangiatore, ma anche pianista e violoncellista, si è infilato in ogni angolo musicale, in ogni melodia mediterranea, nell'improvvisazione jazz, nelle sperimentazioni sonore e nelle suggestioni etniche, per liberare la sua poesia e la sua forte capacità comunicativa.

L'ingresso per questo spettacolo è a pagamento: 8 euro biglietto intero e 5 euro ridotto.

 

Il penultimo appuntamento del Jazz Visions riempirà di gioia i veri appassionati del genere: il prestigio degli  artisti e la splendida location assicurano un concerto da brividi. Sabato 25 ottobre alle ore 21.15, al Teatro Sociale di Pinerolo (Torino) in Piazza Vittorio Veneto 1, Paolo Fresu e Tino Tracanna, due musicisti che non hanno bisogno di presentazioni, saranno ospiti del Luigi Martinale Trio, con Luigi Martinale al pianoforte e composizioni, Mauro Battisti al contrabbasso e Paolo Franciscone alla batteria. Naturalmente, Paolo Fresu alla tromba e al flicorno e Tino Tracanna ai sassofoni.

 

Paolo Fresu e Tino Tracanna suonano insieme da ben 30 anni, condividendo concerti in ogni parte del mondo e realizzazioni discografiche che hanno contraddistinto il loro percorso artistico. Entrambi musicalmente curiosi, hanno dato il loro contributo creativo ad innumerevoli situazioni musicali. Per questa occasione rivolgeranno la loro “curiosità” alle composizioni di Luigi Martinale, autore prolifico e dalla scrittura personale, in compagnia di Mauro Battisti e Paolo Franciscone, una sezione ritmica fantasiosa, attenta ad ogni dettaglio e capace di esaltare in modo personale e con grande libertà la musica affrontata.

L'ingresso per questo spettacolo è a pagamento: 12 euro biglietto intero e 8 euro ridotto.

 

L'ultimo concerto della rassegna avrà luogo al Teatro Silvio Pellico di Bagnolo Piemonte (Cuneo), in corso Marconi, 1, sabato 22 novembre alle ore 21.15 con il Frédéric Viale Quartet, con Frédéric Viale alla  fisarmonica e bandoneon, Nelson Veras  alla chitarra, Natallino Neto al basso elettrico e Zaza Desiderio  alla batteria.

 

L'emigrazione piemontese in Francia durante lo scorso secolo è stata un fenomeno molto forte: a volte era stagionale, mentre in altri casi è diventata definitiva, costellando oggi il sud della Francia di cognomi il più delle volte provenienti dalla provincia di Cuneo. Chi emigra, oltre alla speranza, porta sempre con sé la propria musica e i propri strumenti, andandosi poi ad integrare con la cultura e le abitudini del posto. Frédéric Viale affonda le sue origini nella provincia Granda e suona la fisarmonica, strumento un tempo considerato poco jazzistico, ma molto adatto per il valse-musette francese. Oggi le influenze musicali viaggiano rapidamente e Viale ha incorporato nella sua musica anche il tango di Piazzolla e le suggestioni brasiliane, complici i suoi musicisti carioca. Un concerto fatto di colori, movimento, ricordi e curiosità per il futuro, con un pizzico di tante musiche e tante influenze incontrate nel suo cammino.

L'ingresso per questo spettacolo è a pagamento: 8 euro biglietto intero e 5 euro ridotto.

 

Come precedentemente anticipato, l'artista ospite dell'edizione 2014 della rassegna Jazz Visions sarà Michelangelo Tallone, ceramista cuneese e scultore nato nel 1964 che diventa ceramista di professione nel 1986. Già alla fine degli anni ottanta, Michelangelo recupera una tecnica antichissima: il bucchero, che risale al VII secolo a.C. ed era già conosciuto dagli Etruschi. Questa tecnica diventa il suo marchio di fabbrica; studia, lavora e reinventa i suoi buccheri: è l’incontro alchemico. La contemporaneità che sposa l’arcaico. Segni, sbalzi, forme che cercano l’uomo e dall’uomo ridiventano segni, sbalzi, forme...

Michelangelo espone in alcune delle più importanti rassegne internazionali, quali la mostra “Kerama” a Demonte, “Incontri d'arte” nella Provincia di Cuneo, “Quattro Artisti per la Pace” nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma e tante altre. Nel 1999 si aggiudica il 1° premio alla VI edizione del  Premio Saccarello, concorso di scultura. Nel 2005 lavora alla Cappella della Vita Nuova, eseguendo un bassorilievo raffigurante la Vergine (Madre della Vita), l'altare ed una grande scultura, un Cristo risorto. Nell’aprile 2014 inizia l’anno espositivo a Milano con la personale “Sculture“ nella Sala degli Affreschi del Palazzo Isimbardi, sede della Provincia. In questo ultimo periodo, Michelangelo è affascinato dagli intriganti risultati cromatici di terre bruciate e arrugginite che colorano i suoi grandi pannelli. Questi risultati li ottiene cuocendo con un forno a segatura, un’altra antichissima tecnica di riduzione che, come il bucchero, gli permette di poter “giocare” con il fuoco. Questi suoi grandiosi “giochi artistici” saranno visionabili da tutti gli spettatori di Jazz Visions 2014.

 

Info 339/251.42.18 oppure 347/314.12.94 info@jazzvisions.it

 

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Articolo pubblicato il 16/07/2014