Ilva Andreani, madre del nostro Editore Natalino Gori, si è spenta ieri lasciandomi nella profonda costernazione  e nella partecipazione profonda al dolore.

E con me tutti coloro che l'hanno conosciuta, che da Lei hanno saputo attingere preziosi consigli e serenità nella vita.

Già, perchè questa è sempre stata la Sua filosofia che ha trasmesso in primis al figlio Natalino sia nella gestione delle quotidianità sia pure nel Consiglio Direttivo dell'Associazione Culturale Borgo Dora di cui Suo figlio Natalino è il Presidente.

Attiva e dispendatrice di saggezza per tutti, lascia un solco profondo nella storia dell'Associazione ed anche nel nostro, anzi, nel Suo giornale giacchè è a Lei che mi rivolgo direttamente, e a Natalino che ha accolto l'ispirazione, per dirLe che sarà sempre presente nei miei pensieri, ed in quelli di tutta la Redazione, per l'affetto che mi ha legato e mi lega tuttora alla Sua figura, Donna ricca di capacità e di intraprendenza che non ha mai tenuto solo per se stessa ma che ha sempre elargito con sapienza e nelle giuste misure.

"Mamma non c'è più" è il triste messaggio che Natalino mi ha trasmesso dopo pochi minuti dalla notizia che domani, oggi per chi legge, la sua mamma sarebbe tornata a casa dall'ospedale dov'era ricoverata.

Ilva Andreani era nata a S. Sofia (FC) il 6 aprile 1928; l'ultimo saluto presso la chiesa di San Gioachino di corso Giulio Cesare (Vicino al Ponte Mosca) venerdì 13 giugno alle ore 11,30 sarà l'occasione per rendere onore alla Sua figura e conforto al figlio Natalino ed al papà ai quali tutta la Redazione porge i più affettuosi sentimenti di cordoglio. 

                                                                                                                       Massimo Calleri