Pianeta Toro - "E dopo Immobile ................. ?)
Ciro Immobile

L'OPINIONE - A cura di Francesco Venchi

 C’erano, una volta, i “Gemelli del goal”, Puliciclone, come venne definito dal grande Gianni Brera, e Ciccio Graziani. Con i loro gol, e il sostanziale contributo di tutti i componenti della rosa, il Torino vinse il suo ultimo scudetto, il 7°; correva l’anno 1976. All’epoca, i numeri di maglia dei calciatori andavano dall’uno all’undici, e ciascuno di essi era riferito al ruolo ricoperto dai singoli giocatori.

Le partite di calcio si giocavano contemporaneamente alla domenica pomeriggio, e alla domenica sera, prima di cena, la Rai trasmetteva le fasi salienti dell’incontro più importante della giornata. Mi ricordo che, in caserma a Lecce, dove svolgevo il servizio militare, mi arrabbiavo non poco quando, verso le 22, il responsabile dello “spaccio” spegneva il televisore nel bel mezzo dei filmati della Domenica Sportiva.

Oggi è cambiato tutto, i numeri di maglia vengono scelti dai calciatori stessi in base alle loro preferenze; una giornata di campionato si sviluppa su tre giorni in conseguenza dei vari anticipi e posticipi; il calcio in TV viene proposto e riproposto più volte, e i calciatori sono sempre meno legati alla squadra in cui militano, perchè le sirene del “dio denaro” sono sempre in agguato. E’ il calcio - business.

E così la nostra nuova coppia di “Gemelli del gol”, che quest’anno ci ha fatto sognare e ben sperare per il futuro, si è già dissolta perchè Ciro Immobile ha deciso di accasarsi al Borussia Dortmund, alle dipendenze di Jurgen Klopp, che da un po’ vediamo sui nostri teleschermi mentre pubblicizza una nota casa automobilistica, legata ai colori della squadra che allena.

Certo, due milioni di Euro annui, per cinque anni, non sono bazzecole, e la prestigiosa vetrina della Champions rappresenta un richiamo fortissimo per un giovane che si sta affacciando ora al grande calcio.

Ciro Immobile ha dato tanto al Toro; con i suoi gol ci ha consentito di tornare in Europa dopo vent’anni, e ha dato lustro al blasone della Società Torino, vincendo la classifica dei cannonieri.

Ma, nel medesimo tempo, occorre sottolineare quanto ha fatto il Toro, e in particolare Mister Ventura, per rilanciarlo dopo la deludente stagione al Genoa. Far parte della spedizione italiana per i Mondiali in Brasile è un traguardo che neanche Ciro s’immaginava di poter raggiungere.

Non possiamo che augurare a Immobile un futuro radioso in terra germanica, ma sarebbe da ipocriti se dicessimo che non ci dispiace non vederlo più indossare i gloriosi colori granata. Ciro sarebbe stato un punto fermo del Toro; titolare fisso a furor di popolo...... granata.

Nel Borussia Dortmund, invece, Ciro dovrà guadagnarsi il posto da titolare confermando le sue capacità, che sono peraltro indiscusse.

Se Immobile se ne è andato, in questo periodo si rincorrono le voci anche di un possibile addio di Cerci, e addirittura di Darmian. Sarebbe una jattura perdere tre giocatori di questo calibro, per di più in una sola volta, con l’Europa League da onorare.

In questo periodo le voci di mercato impazzano e i media devono, con i loro titoloni, alimentare la fantasia dei tifosi, e cercare di aumentare le loro tirature. Non credo proprio che il nostro Presidente Cairo voglia indebolire il Torino, anzi ci sono le premesse per vedere, nella prossima stagione, una squadra più forte di quella che ci ha riportati in Europa.

Anche per Cerci e Darmian non mancano le sirene, in specie per il primo, che viene continuamente tentato da quella Roma che non nasconde le ambizioni di scudetto, che giocherà la Champions, e che l’ha lanciato.

A questo proposito il Presidente Cairo è stato chiarissimo sul valore di Cerci e se, per dannata ipotesi, la volontà del giocatore fosse quella di tornare a casa, i quattrini incassati dalla sua cessione consentirebbero al Torino di acquisire altri giocatori di livello elevato.

Da qui alla chiusura del mercato ne sentiremo delle belle, sono comunque convinto che il Presidente Cairo, Mister Ventura e il DS Petrachi allestiranno un bel Torino, in grado di darci delle belle soddisfazioni e di affrontare con successo la prossima stagione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/06/2014