Presentazione del volume “1946 - 2011, Il Consiglio Comunale di Bollengo nell’Italia Repubblicana”

A Bollengo (Torino), in occasione della Festa della Repubblica, lunedì 2 giugno

A Bollengo (Torino), in occasione della Festa della Repubblica, lunedì 2 giugno, alle ore 16,30, si presenta il volume “1946 - 2011,  Il Consiglio Comunale di Bollengo nell’Italia Repubblicana”, presso la Sala della Nuova Torre.

 

Sono invitati tutti gli ex Sindaci e Consiglieri comunali (oltre naturalmente a quelli in carica), i loro familiari ed anche chi si è solo candidato senza essere eletto. Il volume sarà consegnato a tutti gli intervenuti.

 

Sono 125 pagine che raccolgono i dati di tutte le tornate elettorali di Bollengo nel periodo repubblicano, a partire dal Referendum del 1946 per scegliere tra Repubblica e Monarchia.

 

Dichiara il Sindaco Luigi Sergio Ricca: “In occasione del 150° anniversario dell’Unità Nazionale avevamo pensato di celebrare la ricorrenza anche con la pubblicazione della storia del nostro Consiglio comunale nell’epoca repubblicana. Per diversi motivi, l’iniziativa giunge alle stampe soltanto ora, ma crediamo sia comunque un positivo contributo per la conoscenza dell’Istituzione. Un modo per fare memoria anche questo, per evitare che, assorbiti dalla quotidianità e magari dal confronto dialettico e a volte anche polemico sulla gestione del Comune, si perdesse il senso più alto dell’Istituzione e di quanto essa rappresenta.”

 

“Fare la storia del Consiglio comunale – continua Ricca - non vuol dire solo mettere in ordine una sequenza asettica numeri e di nominativi di persone che hanno ricoperto l’incarico, ma è anche un modo per leggere, attraverso la dinamica evolutiva dei suoi rappresentanti, la stessa storia, o almeno parte di essa, della Comunità rappresentata. Si può cogliere la disponibilità alla partecipazione dell’amministrazione della cosa pubblica, nei Comuni come il nostro per lo più slegata da una precisa connotazione politica, spesso mescolata o mascherata in liste civiche caratterizzate dalle specificità locali”.

 

Il volume è stato curato da Debora Bocchiardo che ha raccolto e ordinato i dati presenti nell’archivio comunale.

 

Guardando ai dati di Bollengo, si nota l’ampia disponibilità alla partecipazione che in generale evidenzia il numero di liste e di candidati che concorrono alle varie scadenze elettorali, in particolare a quelle dell’immediato dopoguerra, ma anche successivamente.

 

A questo fa da contrasto l’evoluzione legislativa nazionale che invece riduce pian piano il numero dei componenti il Consiglio comunale, portandoli da quindici a dodici, poi a nove e addirittura a sei, salvo una recentissima correzione che riporta a dieci i componenti per i Comuni della nostra dimensione.

 

Una scelta del legislatore nazionale non comprensibile, che taglia gli spazi di partecipazione democratica, indispensabile per mantenere un corretto rapporto tra Istituzioni e Cittadini.

 

Una cosa che balza agli occhi scorrendo i nomi che nel tempo connotano la composizione delle varie liste, è che a partire dagli anni settanta compaiono cognomi non tradizionali.  Evidentemente la trasformazione della composizione della popolazione trova anche subito spazio nella partecipazione alla vita pubblica: segno di una integrazione senza problemi e della voglia di offrire un contributo alla gestione del Comune da parte dei nuovi bollenghini.

 

Quattro sono gli aspetti “politicamente” salienti che si colgono nel libretto.

Il primo, l’esito del referendum monarchia-repubblica, con l’affermazione, per cinquanta voti di scarto, dei sostenitori della monarchia.

 

Poi, l’esito della scadenza elettorale del 1960, con l’affermazione, per otto consiglieri a sette, della lista capeggiata dall’ex Podestà Ugo Eusebio. Risultato poi ribaltato in Consiglio comunale con lo spostamento di un voto a favore del capolista della minoranza, Giuseppe Saletto, che veniva eletto Sindaco, incarico che avrebbe ricoperto per dodici anni consecutivi.

 

Altro aspetto di rilievo, la crisi della maggioranza che amministrava del 1972, con le dimissioni di tutta la minoranza e di due consiglieri di maggioranza che portò allo scioglimento del Consiglio e ad elezioni anticipate svoltesi nell’autunno di quell’anno. Da allora il Comune di Bollengo vota a scadenza diversa da quella del turno amministrativo principale.

 

Infine, il fatto che il 1972 segna per Bollengo l’anno della prima volta in cui si presentarono donne alla consultazione elettorale: ben due, una per ciascuna delle due liste in competizione, Giuseppina Ferro in Gaida e Carla Bolognino. Entrambe furono elette, anche in successive consultazioni, ed entrambe, in momenti diversi, ricoprirono anche l’incarico di Assessore.

 

La pubblicazione mette in evidenza anche i diversi meccanismi elettivi.

“Spero, conclude Ricca,  che questo libretto possa essere  un utile strumento di conoscenza e di stimolo per andare a leggere poi gli atti che i Consigli comunali hanno approvato nel tempo e da quelli ricostruire l’evoluzione della vita Paese e della sua dotazione di servizi.”


La grafica è di Massimo Martinetto (“Arti Grafiche”). Il volume è stato stampato dalla Tipografia Bardessono.

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Articolo pubblicato il 29/05/2014