Il Partito pirata nel parlamento europeo: a Civico20News parla la nuova europarlamentare Julia Reda

Il nostro corrispondente David Matten ha parlato con la neodeputata eletta al Parlamento Europo, elette nel Partito Pirata

La settimana scorsa abbiamo scritto ( http://bit.ly/Sb0IKW ) del Partito pirata europeo. Ieri verso mezzogiorno sono stati resi noti i risultati delle elezioni. Se i partiti tradizionali continuano a reggere in Europa, seppur perdendo molti voti, notevole è l’ascesa dei partiti euroscettici dell’estrema destra in Francia, Inghilterra, Danimarca, ecc. Ma com’è andata per il Partito pirata?

 

Siamo passati da due seggi a uno, dopo essere stati ridicolmente vicini ai tre seggi”, ha detto Rick Falkvinge, fondatore del primo Partito Pirata. Falkvinge si riferiva al fatto che il Partito pirata in Repubblica Cieca è appena sotto la soglia elettorale del 5% e anche in Lussemburgo ha riportato un buon risultato che non ha però portato alcun vantaggio, dato che il paese può fornire solo sei membri del parlamento. Quindi gli svedesi Amelia Andersdotter e Christian Engström sono usciti e la tedesca Julia Reda è l’unica ammessa nel Parlamento europeo.

 

Il Partito pirata è caratterizzato da facce giovani: Quanto Amelia Andersdotter divenne membro del Parlamento europeo nel dicembre 2011 aveva solo 24 anni diventando così la parlamentare più giovane. Julia entra nel Parlamento europeo a 27 anni, un anno più vecchia di Amelia. Nel 2012, durante gli studi di scienze politiche, Julia ha fatto uno stage a Bruxelles con Amelia. “No, Amelia non se l’è presa a male perché ho preso il suo posto.” Ha detto Julia al telefono. Amelia e Julia si aspettavano infatti questo risultato elettorale e la prima aveva già in programma di cedere il suo posto all'altra. “Si è subito congratulata con me per la mia elezione.”


Quando chiedo a Julia quali sono i suoi programmi, inizia a parlare dei giovani. “Le giovani generazioni non si sentono rappresentate in Parlamento. La politica europea è molto interessante e c’è molto da fare ma i giovani non lo sanno.” Julia vuole fare qualcosa per questo. Come presidente dei Young Pirates of Europe (Giovani Pirati d’Europa) è già impegnata a portare giovani studenti a Bruxelles affinché possano imparare a conoscere la politica europea. Vuole abbassare il limite d’età per poter entrare in parlamento, dice al telefono. “I giovani non devono solo avere diritto di voto, ma si deve ascoltare molto di più la loro opinione”.

 

È la voce dei giovani che hanno visto l’Europa, che hanno studiato o lavorato all’estero, giovani che sanno cosa è possibile e si sentono limitati. Julia che ha vissuto in diverse parti d’Europa e che comprende diverse lingue, tra cui l’italiano, appartiene sicuramente a questo gruppo. “Gli europei sono ancora troppo rinchiusi nei loro schemi nazionali, ci deve essere più scambio, le barriere devono sparire.” dice Julia. Al contrario della politica sospettosa dei nuovi partiti euroscettici, Julia Reda sostiene un maggiore scambio. Il Partito pirata ha una dimensione culturale, spiega. “L’informazione e la cultura sono troppo monopolizzate”. Vuole stimolare l’uso libero della produzione letteraria e artistica. Per questo, Julia Reda, che oltre a scienze politiche ha studiato molte materie tecnologiche, ha un pacchetto di provvedimenti pronti per armonizzare le leggi europee sul copyright. Ma oltre che esperto tecnologico, vuole soprattutto essere un politico, un punto di riferimento come Amelia che l’ha preceduta.

 

David Matten

 

Pic. Credits: http://kompass.im/wp-content/uploads/2014/01/JULIA-REDA-PIRATENSPITZENKANDIDATIN-EUROPAPARLAMENT-FOTO-KOMPASS-be-him-CC-BY-NC-ND-IMG_3462-BLOG.jpg; http://www.piraten-bielefeld.de/wp-content/uploads/2014/01/BdJpLF5CcAA9xO2.jpg-large.jpg

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Articolo pubblicato il 27/05/2014